Niente rievocazione dell’antico processo alle streghe. Niente processione, niente rogo. Almeno per quest’anno. L’annuncio è arrivato nei giorni scorsi dopo la riunione del direttivo del Comitato rievocazioni storiche di Cavalese: il presidente – Giuseppe Spazzali, che da trent’anni era uno dei protagonisti di questa tradizione – si è dimesso e pare che non ci siano energie umane sufficienti per organizzare l’evento.

Per quest’anno va così (la comunicazione ufficiale è già arrivata agli uffici che si occupano della programmazione degli eventi invernali), l’anno prossimo si vedrà.
Per i cittadini di Cavalese (ma soprattutto per i turisti) sarà una grande perdita. Si tratta infatti di un evento molto atteso e sentito, tanto che per partecipare alla rievocazione, in qualità di figurante o di strega c’erano sempre più richieste che posti disponibili.
E c’era la fila anche il giorno della rappresentazione, di solito il 5 gennaio.
Ma per spiegare bene cos’è successo ci è d’aiuto la lettera che Spazzali ha spedito nei giorni scorsi ai suoi colleghi del direttivo del Comitato, al sindaco e agli assessori del Comune di Cavalese: «In questi anni ho trovato molti amici che, come me, hanno collaborato per rendere le nostre manifestazioni sempre più godibili sia dai paesani che dai villeggianti. Questo è stato motivo di arricchimento personale».
di Andrea Selva leggi tutto su
il Trentino
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