L’incontro, patrocinato dal Comune di Cavalese, sarà moderato dalla giornalista Fausta Slanzi.
Il libro di Badaloni – già giornalista Rai, volto noto del Tg Uno, inviato a Berlino, Parigi, Bruxelles e Madrid – ripercorre le tappe del traffico di bambini rubati alle loro madri naturali per essere affidati a coppie fedeli al regime, subito dopo la fine della sanguinosa guerra civile spagnola che portò al potere, con un colpo di Stato, il generale Francisco Franco.
Motivazione, impedire a quei bambini di essere “infettati dal virus che aveva colpito i genitori”, colpevoli di essersi opposti alla dittatura.
Nel giro di pochi anni, grazie a due leggi promulgate per facilitare le adozioni, furono rubati 30mila bambini, secondo i dati dell’unica inchiesta effettuata all’inizio degli anni ’90.
I furti andarono avanti fino alla fine degli anni ’80, camuffati come atti di generosità nei confronti di madri in difficoltà, o perché nubili, o perché povere al punto di non poter sostenere i propri figli, spesso con la complicità di religiosi e suore che avevamo creato una rete di assistenza su tutto il territorio spagnolo, per affidare i bambini a coppie sterili, in cambio di sostegni finanziari ai loro istituti.
Piero Badaloni ha incontrato varie madri alla ricerca dei propri figli perduti, e figli alla ricerca delle madri naturali, raccogliendo le loro testimonianze.
Sociologi, avvocati e giudici, ricostruiscono il quadro storico in cui si sono svolti questi furti e spiegano come sia stato possibile che il traffico sia proseguito indisturbato fino a quando, nel 1987, il governo di Felipe Gonzales si è deciso a promulgare una nuova legge per le adozioni, con norme e controlli più severi.
L’argomento trattato nel libro è divenuto un reportage di 50 minuti, sempre a firma di Piero Badaloni, dal titolo “Vite Strappate” che Rai Storia trasmetterà in anteprima martedì 25 febbraio alle 21.15.
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