Iniziativa particolarmente apprezzata quella che ha ospitato lo scorso venerdì sera il Centro Arte Contemporanea di Cavalese. Nelle diverse sale del museo sono state allestite sei postazioni cocktail gestite dagli studenti della 2^ Accoglienza e ospitalità del Cfp Enaip di Tesero, sotto la guida del maître Angelo Scarangella.
Il pubblico presente visitando la mostra in corso, Orizzonti Verticali (aperta fino al 27 marzo), ha potuto degustare le “polibibite” ovvero i cocktail inventati dai futuristi durante gli anni Venti e Trenta. Gli allievi che si alternavano nella preparazione delle bevande ne hanno illustrato le origini e l’unicità, con riferimenti al contesto storico-artistico nel quale queste creazioni sono venute alla luce, dimostrando un’ottima conoscenza delle materie prime utilizzate, per la maggior parte rigorosamente Made in Italy.
Le sale del Centro d’Arte si sono riempite di molti visitatori, soddisfatti per l’originalità dell’iniziativa e per gli stimoli culturali e sensoriali ricevuti dalle opere d’arte di Gianluigi Rocca e Simone Turra e dai cocktail magistralmente preparati e serviti.
Entusiasta il direttivo del museo che è sempre più motivato ad aprire le proprie porte ai progetti scolastici meritevoli. Molto contento anche il prof. Francesco Micheletti, coordinatore alla didattica per il settore servizi del cfp Enaip Tesero: “L’iniziativa di venerdì è la prosecuzione di un lavoro che con i ragazzi di seconda avevano preparato per la giornata di scuola aperta, molto apprezzato dall’assessore alla cultura di Cavalese Ornella Vanzo, che ci ha messi in contatto con il Centro d’arte.
La serata ha fatto conoscere ancora una volta le competenze dei nostri studenti ed è un bell’esempio della didattica innovativa che stiamo cercando di portare avanti, basata su progetti interdisciplinari che colleghino la parte culturale a quella professionale. Studiando i cocktail futuristi abbiamo lavorato in sinergia con storia, la materia che insegno, laboratorio professionale e italiano; collaborando con il centro d’arte, inoltre, possiamo sviluppare importanti sinergie con il territorio”.
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