Molto affollata la serata per la presentazione del libro sul noto sacerdote, con un finale di musica
La sera del 21 Aprile, a Tesero, è stata davvero speciale. Nella Sala Bavarese, è stato presentato il libro “Don Bepi, una vita trentina”, davanti ad un folto pubblico.
Tra i presenti, da sottolineare, la partecipazione di Giuseppe Marangoni, presidente nazionale del CTG – Centro Turistico Giovanile.
Silvia Vaia, a nome della Sindaca di Tesero Elena Ceschini, ha fatto gli onori di casa. E’ seguito l’intervento di Diego Andreatta, direttore del settimanale diocesano “Vita Trentina”, in cui si è raccontato come è nata l’idea del libro. Si può definire un raccolta di “ritagli” di vita, raccontano del passato ma anche di temi ancora oggi attuali. “Il mondo ha più bisogno di testimoni che di maestri” diceva Papa Paolo VI.
Roberta Giampiccolo, archivista per oltre vent’anni collaboratrice di Don Bepi, ha raccontato di come ha potuto imparare molto da lui e ha voluto dare vita ad un libro in forma di dialogo, proprio come avveniva molte volte in ufficio e ricorreva l’espressione “Ti ho mai raccontato di quella volta che…”
Il momento ricco di emozioni, è avvenuto con l’intervento di Don Bepi Grosselli. Ha ringraziato Tesero per aver donato tante persone alla Chiesa Trentina, per la creatività della gente locale, per i presepi frutto di una sensibilità forte, per la serietà degli amministratori locali, per la vivacità musicale (citazione storica, un certo P. Mich nel Cinquecento aveva provveduto ad una raccolta di canti).
Ha proposto un excursus sulla sua vita, in cui ha sottolineato la sua gioia di vivere in mezzo alle gente. Ha messo in evidenza che dalle donne ha imparato a fare le “cose belle, buone e soprattutto concrete”.
Dopo ben novanta primavere, ha dichiarato di come oggi sia bello “vivere la vita al rallentatore”. E’ ancora possibile “esserci nel mondo”, fa bene il vivere insieme. Perché, per Don Bepi, l’ottava opera di misericordia è tegnir insieme la zent.
Ha allietato la serata, con esecuzioni di canti di montagna, il Coro Genzianella di Tesero. Gran finale, con Don Bepi che ha diretto lo stesso Coro per l’ultimo canto e poi a sorpresa ha coinvolto i presenti. E così le tante voci gioiose, hanno rivolto un grazie che è salito anche verso l’Alto.
Le impressioni sulla serata di Luigi Vinante di Tesero: Serata straordinaria ieri sera alla Sala Bavarese a Tesero. Un piccolo grande prete novantenne, ci racconta episodi della sua lunga vita. Quasi un secolo nel quale i cambiamenti si sono susseguiti con un ritmo è una velocità tale da stravolgere la sua vita di discolo e creativo. Ci ha svelato alcuni segreti del vivere insieme, accogliendo ogni cosa come una nuova opportunità, reinventandosi nei ruolo più diversi; studente, insegnante, prete, lavoratore, cantante, studioso, difensore di diritti, autore di libri e di canti e infine nonno. Vita vissuta con esuberanza e dinamismo coinvolgente, raccontata in un libriccino agile come il suo protagonista: don Bepi Grosselli, che ho rivisto dopo più di 50 anni. Il suo aneddoto finale: Da solo un trentino tace, due litigano, tre formano un coro. È così è stato. La conclusione della serata, allietata dal coro Genzianella, è stata spumeggiante con Coro e platea trascinati nel canto dal vulcanico Bepi:”Quel mazzolino di fiori” .
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