di Giuseppe Spazzali -
NON TRASFORMIAMO UNA FESTA DELLA VIABILITA’ IN UNA FESTA
DEI “FUORI LEGGE stradali”
Sono un sostenitore della nuova mobilità, bisogna prendere coscienza che dobbiamo dare una vera svolta all’insegna dell’ecologia, dell’ambiente, della salute; ormai si vede il bivio per orientare le nuove scelte del muoversi con una educazione comune e verso il rispetto dei nostri territori e delle nostre montagne Patrimonio dell’Unesco.
Il modello ideale del sistema dei trasporti è la mobilità sostenibile. Per realizzarla servono nuove auto, nuove tecnologie, progetti, infrastrutture ferroviarie di nuova generazione e riorganizzazione del trasporto pubblico in Italia ed Europa.
Sono sempre di più in crescita, in questi anni, le iniziative per sensibilizzare la mobilità dolce, legati da una sola grande idea: la bicicletta è lo strumento per rendere migliore la nostra vita ed il nostro ambiente.
Emerge una nuova sensibilità ecologista anche per i passi Dolomitici con confronti molto discussi per risolvere in maniera concordata la viabilità turistica.
PERO’ COME SEMPRE NELLA VITA CI SONO DIRITTI MA ANCHE DOVERI … E LA SICUREZZA STRADALE E’ BASILARE, UNA PRIORITA’ ESSENZIALE CHE UN CICLISTA DOVREBBE OTTEMPRARE. PIU’ DI 250 MORTI LO SCORSO ANNO (VEDI LE ULTIME TRISTI CRONACHE DI MICHELE SCARPONI, NICKY HAYDEN, JULIA VIELLEHNER) si sta pensando ad un nuovo decreto salva ciclista, purtroppo sono primi i ciclisti ad non rispettare il codice stradale, chi dovrebbe far rispettare la legge non riesce a farlo e finche’ lo stato non decide a mettere una precisa data sull’inizio delle sanzioni di osservanza saremo in un caos totale.
L’abbigliamento dei ciclisti risulta totalmente non adeguato ad essere facilmente visibile. le case costruttrici evitano di montare i supporti luminosi su mountain bike e bici da corsa e solo in rari casi rilasciano separatamente i fanalini con un libretto d’istruzioni per il montaggio e le indicazioni obbligatorie del codice della strada. Infine anche bici elettriche a pedalata assistita latitano, solo le city bike in regola.
LA STRADA è un bene comune e tutti hanno il diritto di utilizzarla in maniera consapevole. (ciclisti e non)
PENSIAMOCI AD ESSERE PIU’ CIVILI ED EDUCATI E VALORIZZIAMO LA SICUREZZA IN PARTICOLARE AI TANTI RAGAZZI CHE SI IMMETTONO SULLE STRADE, UN DISPOSITIVO EFFICACE A LED (FARO ANTERIORE E POSTERIORE) COSTA MENO 20 EURO E PER CHI LO MONTA, OLTRE AD ESSERE IN REGOLA CON IL CODICE STRADALE, PROBABILMENTE PUO EVITARE UN INCIDENTE E PROTEGGERE LA PROPRIA VITA.
“DENARI BEN SPESI”
Spazzali Giuseppe
Ecco gli obblighi previsti dalla legge, da rispettare mentre si è alla guida della “due ruote”.
Anche fare sport richiede una attenta conoscenza della legge. Le prescrizioni necessarie per rendersi più “visibili” mentre si è alla guida della bicicletta non sono poche: servono per tutelare il ciclista, ma anche per garantire la sicurezza sulle strade. Eccole.
1. Il faro anteriore della bicicletta deve essere bianco o giallo
2. La bicicletta deve essere munita di faro o catarifrangente posteriore rosso.
3. I pedali o ai lati del mezzo vi devono essere i catarifrangenti gialli sui lati.
4. La bicicletta deve essere munita di freni indipendenti e di un campanello udibile a 30 metri.
5. I ciclisti devono indossare un giubbotto retroriflettente o delle bretelle riflettenti (simili a quelli che si devono tenere in macchina per usarli nel caso di fermate di emergenza o incidenti). Tal obbligo scatta:
– fuori città nelle ore notturne. Per “ore notturne” si intende 30 minuti dopo il tramonto fino a 30 minuti prima del sorgere del sole;
In alternativa al giubbino sono ammesse bretelle riflettenti, che per chi pedala hanno il pregio di far sudare meno. Ma sono meno visibili, per la ridotta superficie.
La sanzione, in caso di mancato uso del giubbetto, va da 23 a 92 euro.
Il “kit sicurezza” può essere acquistato in tutti i negozi specializzati a prezzi relativamente accessibili.
È vietato trasportare altre persone sulla bici salvo che essa non sia appositamente costruita e attrezzata. È consentito tuttavia al conducente maggiorenne il trasporto di un bambino fino a otto anni di età, opportunamente assicurato con le attrezzature (sedile anteriore).
– in tutte le gallerie in qualsiasi orario del giorno.
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