LA PUBLICITÉ RECYCLE L’HISTOIRE Drôle ou terrifiante, la publicité puise volontiers dans l’Histoire, des évènements ou des personnages historiques emblématiques qu’elle exploite en fonction de leur impact à une époque donnée ou par leur résonance dans l’imaginaire collectif, national, voire parfois mondial. Or, si le publicitaire se défend de jouer les historiens, ses mises en scène n’en sont pas moins le fruit d’un contexte socio économique , voire d’une culture pour laquelle précisément elles sont élaborées. C’est ainsi que cette manipulatrice de l’histoire, comme on se plait à la définir, se révèle également comme un témoin majeur de la société dans laquelle elle opère. Envisagée dans cette optique, l’exposition La publicité recycle l’Histoire, présentée en 2011 au Musée des Arts Décoratifs de Paris, dans une version plus complète, puis promue par la Fondation Alliance Française de Paris, suggère, à travers 29 panneaux créés entre le début du XXe et le début du XXIe siècle de multiples clés interprétatives. Du personnage historique au produit, les affiches véhiculent en effet, souvent en filigrane, de subtils messages. Vercingétorix pour les Gauloises, François 1er pour Darty, Mandela pour le quotidien Le temps, intéresseront sans doute l’historien, alors que le linguiste se délectera des nombreuses figures de style et jeux de mots.
Spiritosa o terrificante, la pubblicità si aggancia spesso e volentieri ad eventi o personaggi storici, emblematici non solo di un determinato periodo ma per il significato che hanno assunto nell’immaginario e nella memoria collettiva, nazionale, e talvolta, addirittura, globale. Per quanto il ruolo del pubblicitario sia ben distante da quello dello storico, le sue elaborazioni sceniche nascono da e per il contesto culturale e socio economico in cui vengono esposte. Sicché, da manipolatrice della storia come spesso viene definita, la pubblicità appare anche quale testimone storico della società in cui opera. Vista in quest’ottica, la mostra La publicité recycle l’Histoire, già presentata nel 2011 al Musée des Arts Décoratifs di Parigi e successivamente promossa dalla Fondation Alliance Française di Parigi, suggerisce, attraverso 29 pannelli di varie dimensioni creati tra l’inizio del Novecento e i giorni nostri, molte chiavi di lettura. Dal personaggio storico al prodotto, le varie affiches veicolano infatti, spesso in filigrana sottile, moltissimi messaggi. Si veda, ad esempio, Vercingetorige per le Gauloises, François 1er per Darty, Mandela per il quotidiano Le temps, che interesseranno lo storico, mentre il linguista si diletterà con le numerose figure retoriche e i sottili giochi di parole. —————————————————————————————————————-
Orari d’apertura tutte le mattine dalle 8.00 alle 13.00 dal 7 gennaio al 1 febbraio 2014 anche dalle 16.00 alle 18.30 chiusura: 25 dicembre, 26 dicembre 2013, il 1 gennaio 2014 e il 6 gennaio 2014 tutte le domeniche —————————————————————————————————————–
Si ringrazia il Dirigente dell’Istituto di Istruzione La Rosa Bianca, Professor Lorenzo Biasiori e il personale scolastico. Un ringraziamento in particolare a tutta l’équipe dell’Alliance Française di Verona e di Trento, nelle persone delle Professoresse Françoise Salnicoff e Anna Bortoli. Alliance Française è un’Associazione senza scopo di lucro, fondata a Parigi nel 1883 ed ha per oggetto la diffusione della lingua francese in tutto il mondo. Raggruppa tutti coloro che vogliono contribuire a diffondere la conoscenza della lingua e la cultura francese e a favorire una migliore conoscenza tra Francia e il resto del mondo, sviluppando scambi linguistico-culturali.
Questo articolo è stato letto 15438 volte!