I ragazzi delle classi prime della sede di Cavalese dell’Istituto “La Rosa Bianca” hanno vissuto due momenti di accoglienza al loro ingresso nella scuola superiore.
Giovedì 12 settembre, primo giorno di lezione, sono stati salutati dal Dirigente scolastico prof. Marco Felicetti che ha presentato le caratteristiche dell’Istituto per quanto attiene gli indirizzi e i percorsi didattici. Il Dirigente scolastico si è poi soffermato in particolare sull’importanza del significato e del rispetto delle regole per una convivenza serena e collaborativa, ribadendo come la scuola sia un grande laboratorio di inclusione che ci ricorda quotidianamente la nostra unicità e meraviglia di singoli individui, dove la “diversità” sia essa fisica, culturale, etnica è sempre un valore aggiunto e non un ostacolo, perché a scuola e insieme ci si completa, ci si arricchisce e meglio si cresce.
Sabato 14 settembre, terzo giorno di lezione, gli studenti hanno invece incontrato il prof. Maurizio Zeni, docente di italiano e storia, che ha parlato dei ragazzi di Monaco di Baviera che hanno dato origine al gruppo della “Rosa bianca” al quale l’Istituto è stato dedicato. In particolare il prof. Zeni ha sottolineato le motivazioni ideali che hanno portato i ragazzi bavaresi ad una decisa opposizione al regime nazista. Ripercorrendo l’esperienza della “Rosa Bianca” fino al suo tragico finalesi è in sintesi presentato anche il contenuto dei sei volantini scritti e diffusi in Germania dal 1942 al 1943. L’incontro si è concluso con la visione di un breve documento filmato nel quale, attraverso la voce di Sophie Scholl, viene restituito il patrimonio ideale che ha motivato l’azione di resistenza contro la dittatura dei ragazzi della “Rosa bianca”.
Nei due incontri i ragazzi hanno potuto rivolgere al Dirigente scolastico prof. Felicetti, e al prof. Zeni richieste di chiarimento e hanno avuto la possibilità di conoscere i percorsi didattici presenti nell’Istituto e di essere informati sulla motivazione che ha portato all’intitolazione dell’Istituto a ragazzi che hanno sacrificato la loro vita per la libertà di pensiero e la democrazia.
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