Era nell’aria da molto tempo ma in questi giorni si è ufficialmente avuta la conferma da parte degli amministratori della Valle di Fiemme e del Vanoi.
Le due vallate divise dalla catena del Lagorai si uniranno con il sistema della fusione delle Comunità di Valle, dando così origine al nuovo toponimo Val Vanoi Fiemme e potranno cosi dotarsi dell’importante acronimo di portata mondiale VVF. Il lavoro politico alla base di questa fusione è stato enorme ed ha visto innumerevoli scambi e trasferte di amministratori tra le due vallate per ora congiunte solo attraverso il passo di Sadole a quota 2066 e la galleria che porta nel Vanoi l’acqua della diga di Fortebuso.
I benefici che le due comunità potranno avere dalla fusione delle rispettive Comunità di Valle sono molteplici e si basano soprattutto sulle opportunità imprenditoriali che i rispettivi territori potranno offrire. E’ infatti di qualche mese fa la notizia che una importante multinazionale ha scelto proprio il Vanoi quale propria sede produttiva per la realizzazione di consolidati e innovativi piccoli strumenti lignei di uso domestico. Si tratta in particolare di mestoli, taglieri e accessori per la cucina, spazzolini e spazzole per l’uso personale, zoccoli e accessori da souvenir.
Le potenzialità offerte da questa nuova attivazione saranno enormi in quanto la produzione sarà in grado di lavorare fino a 20.000 metri cubi di legname all’anno che in gran parte appunto arriveranno dalla vicina Valle di Fiemme. E in questo contesto trova spazio la realizzazione del nuovo collegamento viario che unirà appunto la Val di Fiemme con il Vanoi. Un progetto datato che ha trovato però in questi mesi nuova linfa grazie al piccolo tunnel di base realizzato in località Refavaie a quota 1160 metri nel comune di Caoria Canal San Bovo.
L’analisi dei minerali prelevati dal piccolo tunnel di base ha evidenziato la presenza di una notevole quantità di metalli nobilitati che dovrebbero consentire all’opera di autofinanziarsi. Un autofinanziamento che dovrebbe assommarsi al contributo Europeo per le acque termali a cui ha fatto ricorso la valle nel progetto di trasformazione del lago – diga di Fortebuso.
Ricordiamo infatti come un protocollo imprenditoriale di alcuni mesi fa abbia proposto la trasformazione del lago artificiale nel più grande e importante lago termale del mondo. L’idea infatti è di utilizzare l’energia elettrica prodotta in eccesso durante la notte per riscaldare le acque del lago in maniera da poter avere appunto una stazione termale unica nelle dimensioni e nel panorama.
Il progetto prevede la creazione di un importante parco acquatico con scivoli naturali che nel periodo invernale saranno ovviamente ghiacciati. Questi scivoli partiranno dalle vicine alture sulla falsa riga delle piste utilizzate nei secoli per la movimentazione del legname nel bosco.
Il processo di fusione delle Comunità di Valle tenderà a risolvere in maniera definitiva anche la questione del Rolle e sarà comunque soggetto come da LP 69 del 19.02.2015 a referendum popolare che sarà convocato non appena approvato dalla Giunta Provinciale.
Ret Law e Nair Ol Fed
Valle di Fiemme.it 1 aprile 2016 (fonte: d Ansia)
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Mario
1 aprile 2016 at 06:23
Simpatico primo Aprile a parte le improponibili trovate economiche;l’idea che il Vanoi si allontani dal Primiero per unirsi con la Val di Fiemme non sarebbe male ma mi sa che (loro stanno bene così)
moana
1 aprile 2016 at 10:48
Bravi bravi….pesce d’aprile!!!!!!!!!!!!
massimo
1 aprile 2016 at 21:16
bellissimo questo pesce d aprile come anche quello della targa per gli sciatori complimenti
Nonno Jack
1 aprile 2016 at 21:43
Come pesce d’aprile non é male,anche se ……..non si Sa mai