Mara Santangelo presenterà il suo nuovo libro “Te lo Prometto” a Tesero il 23 aprile 2013 mentre il giorno prima sarà a Bolzano. Nel mese di luglio sarà a Canazei, Cavalese e Panchià. Mara è disponibile ad aggiungere altre date per altrettanti luoghi.
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Wimbledon. Campo centrale. Una folla sugli spalti. Manca poco, ormai. Un’intera vita sta per compiersi in un pomeriggio d’estate, mentre una nuova pagina della storia del tennis è sul punto di essere scritta. Mara è una tennista tra le più talentuose del panorama internazionale, a un passo dal sogno per cui ha lottato fin da piccola: giocare sul campo centrale di Wimbledon. «Non ti avrei mai delusa e su quel campo ci sarei arrivata prima o poi».
Parole cariche di speranza, pronunciate da una bambina che sarebbe diventata una donna forte, una campionessa capace di accettare le sue fragilità, senza mai arrendersi. Vincendo sul campo e, un giorno, nella vita vera.La promessa fatta fra le braccia della mamma la porterà a diventare un’atleta vincente e combattiva, anche a causa di una malformazione ai piedi, che fin dagli albori della carriera era stata per lei il vero avversario da battere, partita dopo partita. Dolori acuti, lancinanti, che a volte la gettano a terra, e che tuttavia non spengono in lei la voglia di lottare per raggiungere il suo sogno e mantenere l’antica promessa.
Finché un giorno, all’improvviso, un infortunio stronca per sempre la sua inarrestabile ascesa sportiva. La racchetta non sarà più il cuore pulsante delle sue emozioni. Dopo una notte di veglia e preghiere, di lacrime e pensieri, una luce le rapisce il cuore e, sulla Collina delle Apparizioni di Medjugorje, ritrova la forza di rialzarsi. Mara rinasce fra le braccia di Maria, nella gioia della fede.
Scarica e leggi il primo capitolo del libro: Te lo prometto – Libro di Mara Santangelo – primo capitolo – VallediFiemme.it -
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Il grintoso fenicottero con la racchetta si è trasformato in un candido cigno che dispensa messaggi di fede cristiana. In nome della Madonna di Medjugorje, nel segno limpido della chiamata di Dio. Mara Santangelo, la campionessa trentina di Cavalese, sta vivendo una seconda esistenza, quella contrassegnata dalla crociata per aiutare gli altri.
«Ho imparato molto dal tennis, che è stato il mio lavoro per dieci intensi e meravigliosi anni. Mi ha insegnato quanto conta la solitudine e quanto, girando il mondo, ha valore la sofferenza. Nell’estate del 2010 intrapresi, con la mia adorata nonna di Cavalese Rosanna, un pellegrinaggio a Medjugorje e quel giorno che incontrai la Madonna la mia vità è cambiata»: è questa la Santangelo che torniamo ad intervistare. Con lei, dal 2004 quando esplose sul veloce di Melbourne nel suo talento magnifico di attaccante pura e di un tennis tutto ritmo e spettacolo a rete, abbiamo girato il globo. Abbiamo ospitato sull’Adige una sua rubrica che ha avuto un successo clamoroso per quanto sapeva trasmettere ai giovani e alla gente.
Ma allora, Mara, era solo tennis. Era gioco, professionismo, viaggi, alberghi, tensione, fusi orari, agonismo esasperato, confronto, rivalità. Adesso la nuova Mara chi è?
«E’ una persona – ci risponde la campionessa trentina – che ha capito che non ci può essere un mondiale o torneo vinto che possa essere paragonato all’aver trovato Dio. E nel caso di Medjugorje la Madonna, che mi ha aperto la mente, mi ha chiamato per la missione di propagandare i valori cristiani».
Sei sempre stata molto legata al cattolicesimo. Ma la scoperta di una cristianità così forte è partita da dove?
«Ci sono alcuni dati della propria vita che vanno interpretati. Quando avevo 16 anni, mia madre, Patrizia Vinante, morì in un incidente stradale in Trentino. In quel 99 soffrii tantissimo, come avevo patito la precedente separazione dei miei genitori, ma dedicai tutto il mio impegno per realizzare il sogno di diventare una brava giocatrice di tennis. Con mia madre ho sempre avuto un colloquio.. continua su L’Adige
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