Lo ha trovato un pastore, ieri nel pomeriggio, nei boschi sopra Tesero, a quota 1.800 metri.
Il cadavere di Martino Deflorian, 77 anni insegnante di religione in pensione, era in una zona scoscesa e impervia. Il corpo era in stato di decomposizione. Probabilmente era in quel luogo da un mese, da quando dell’anziano ex insegnante si erano perse le tracce. Deflorian era stato visto per l’ultima volta a fine maggio, a Trento, quando era stato ospite del parroco di Cognola, don Romano Caset. Poi era scomparso. Del suo caso si era occupata anche la trasmissione televisiva «Chi l’ha visto?». Il fratello Giampaolo e i nipoti si sono dati da fare. Hanno anche ricostruito gli spostamenti del povero Deflorian grazie alla sua tessera della Trentino Trasporti, ma non c’era stato nulla da fare. L’anziano era in mezzo al bosco. Morto.
Secondo quanto emerso dalla ricognizione cadaverica si è trattato di un tragico incidente. Da tempo Deflorian da tempo non camminava bene a causa di problemi a un’anca e si doveva aiutare con un bastone. Però non rinunciava alle passeggiate tra i suoi amati monti. Una di queste passeggiate, nei giorni immediatamente successivi alla trasferta di Trento, gli è stata fatale. Non si saprà mai con sicurezza quello che è accaduto esattamente. Probabilmente, però, l’anziano è scivolato in una zona scoscesa ed è caduto. Non si sa se è morto subito, oppure è rimasto immobilizzato a terra per qualche frattura. I primi esami sul corpo non possono stabilirlo. Quello che si sa è che il povero insegnante di religione è rimasto sul luogo della caduta. Una zona impervia di bosco poco frequentata. Ci è rimasto per oltre un mese finché, ieri nel tardo pomeriggio non lo ha trovato un pastore che passava per caso.
Ai famigliari in lutto porgiamo sentite condoglianze.
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