Quel che è certo è che è stato un perCorso – chiamarlo corso sarebbe riduttivo – che mi ha dato tantissimo.
Perché è un’esperienza che ti permette di aprire tante porticine dentro di te che normalmente tieni chiuse. Quelle che forse solo i bambini tengono aperte e che poi con gli anni piano piano socchiudi fino a chiuderle definitivamente.
Siamo tutti così imprigionati nei nostri ruoli, di mariti, mogli, figlie, figli, mamme e papà, lavoratori e lavoratrici, ci mettiamo addosso tutti una maschera che dice al mondo chi siamo e come siamo come se fossimo solo quello e nient’altro.
E poi scopri che siamo quello, ma siamo anche molto di più.
Scopri che se ti lasci andare, ci sono tanti sentimenti e emozioni dentro di te normalmente imprigionate che aspettano solo di essere liberate.
Scopri che quando non imponi a te stesso di dimostrare qualcosa, riesci a dare molto di più.
Scopri che anche in un gruppo di perfetti sconosciuti, lo stesso che in condizioni normali ti farebbe sentire a disagio, riesci a sentirti veramente te stesso, superando timidezze, paure, insicurezze, senza nessun freno, come se ci si conoscesse da sempre.
Perché accetti di essere imperfetto, e allora ti autorizzi a giocare, per una volta, senza prenderti troppo sul serio.. ti autorizzi a lasciarti andare, senza la paura del giudizio altrui e facendo star zitto il tuo io giudicante. Ed è talmente liberatorio farlo!
Impari ad essere “generoso e imperfetto” come dice il motto de la Pastiere.
E in un tempo dove sembra che tutto venga dall’esterno, dove tutto ti porta a farti sentire magari un po’ in difetto o comunque sempre alla rincorsa di un qualcosa, avere la conferma che tutte le risorse le hai dentro di te e sono molte di più di quelle che credi.. beh, è una gran bella scoperta.
E in più lo scopri divertendoti.. ti concedi una pausa, ti concedi un momento per rallentare, metti a riposo la testa, la mente, e ti lasci, per una volta, guidare da quel che hai dentro, senza i freni e le censure che ti imponi nel tuo quotidiano.
E poi lasci il palco, togli il trucco e i costumi, e torni piacevolmente a te stesso.. perfettamente uguale, ma con uno sguardo e un sorriso nuovo.
Mara Guglielmi partecipante al perCorso di creazione collettiva.
- Ringraziamenti vanno alll’Associazione Culturale “La Bifora” e al Comune di Castello -Molina di Fiemme -
È quindi con generosa imperfezione che invitiamo i lettori ad assistere al “Pastrocchio d’Amor” che avrà luogo sabato 30 aprile e domenica 1 maggio ad ore 20.30 al centro polifunzionale di Castello di Fiemme.
La serata si svolge in collaborazione col Comune di Castello-Molina di Fiemme e l’associazione “Parto per Fiemme” . Alessandro Arici
www.lapastiere.com
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