E’ successo mercoledì 24 agosto nei prati di Masi di Cavalese.
Il parapendio biposto era decollato dal Cermis con due persone a bordo, il pilota ed un passeggero.
Il volo è stato regolare, solo nell’ultimo tratto il pilota si è accorto di un piccolo problema tecnico alla selletta del parapendio e quindi ha preso la decisione di effettuare un atterraggio anticipato “fuori campo”.
Il pilota G. R. con esperienza di 1500 ore di volo, è atterrato quindi senza inconvenienti ai “pratoni” sopra l’abitato di Masi di Cavalese, evitando un prato con l’erba ancora da tagliare, preferendo il prato vicino con l’erba già tagliata (di proprietà di un contadino).
Nell’atterrare la vela si è posata su alcune piante di fagioli presenti in un orto a bordo campo, ma, rimossa la vela le piante non avevano subito danni. Tuttavia una signora presente nel campo ha “evidenziato” l’accaduto al figlio, che era sopraggiunto con il trattore.
Quest’ultimo, avviando il trattore ha messo anche in moto il rastrellatore meccanico posteriore, dirigendosi volontariamente contro la vela, che nel frattempo era stata posizionata a terra per il ripiegamento a bordo campo.
Il rastrellatore meccanico ha triturato in pochi attimi la vela e alcuni cordini trovatisi in tensione si sono spezzati colpendo il pilota del parapendio.
A questo punto il trattore si è fermato ed è stata allertata l’ambulanza che è giunta sul posto per soccorrere il pilota ferito con il conseguente trasporto in ospedale.
Fortunatamente il pilota non ha riportato ferite gravi, ma resta il fatto che un’azione simile avrebbe potuto avere conseguenza ben più serie.
Quanto accaduto nel prato di Masi evidenzia un problema di convivenza tra quanti effettuano i voli liberi ed i contadini che coltivano la terra. Gli imprevisti in volo ci possono essere, e può capitare che un qualsiasi prato con o senza erba possa cambiare le sorti delle persone che necessitano di un atterraggio fuori campo.
In tutti i casi è bene sapere che tutti i parapendisti, per legge sono assicurati per i danni causati a terzi, pertanto gli eventuali danni subiti dal contadino di Masi (erba calpestata e qualche fagiolino caduto), sarebbero stati coperti da tale polizza.
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