Sul Trentino del 13 marzo in cronaca di Rovereto si legge che il Partito democratico con il Movimento 5 stelle e la Lega Nord sono preoccupati per il futuro dell’ospedale roveretano a tal punto da firmare congiuntamente una mozione da sottoporre al Sindaco Valduga:
“Le opposizioni di Rovereto sono turbate dalla modifica in termini ampliativi delle norme vigenti in materia di mobilità del personale medico all’interno della rete ospedaliera provinciale oltre che delle clausole in deroga sul rispetto delle 11 ore di riposo dopo i turni di pronta disponibilità attiva.
Non solo. Il Partito democratico, il Movimento 5 stelle e la Lega Nord sono preoccupati da un aspetto squisitamente politico e denunciano l’intento da parte dell’Assessorato provinciale alla sanità di voler tamponare in tal modo le carenze di organico presso quelle strutture ospedaliere periferiche che la politica provinciale, cosi si legge nella nota, ha deciso di mantenere in vita per puro e semplice tornaconto elettorale, nonostante i costi elevatissimi e l’impossibilità di fornire al cittadino servizi efficienti, efficaci e soprattutto sicuri. “
Riportiamo una riflessione in merito che ci è giunta da un nostro lettore:
“Il Partito Democratico, il Movimento 5 stelle e la Lega Nord di Rovereto sembrano quindi aver deciso che l’ospedale di Cavalese e il suo punto nascita vadano chiusi perchè inefficienti e insicuri e siccome sono, dal loro punto di vista, costosissimi non debbano essere sostenuti in una logica di rete e di sistema trentino, ma debbano essere soppressi per evitare che i medici e gli operatori di Rovereto perdano il loro prezioso tempo in periferia …. E guai ai politici che se ne fanno carico. Questi vengono tacciati di basso tornaconto elettorale e quindi di malafede.
Senza entrare in polemica con la città di Rovereto sarebbe interessante capire come questi principi di efficienza e sicurezza tanto decantati si coniugano con la stessa presenza di un Ospedale a Rovereto proprio quando la Provincia Autonoma di Trento ne sta costruendo uno nuovo (il NOT) da 350 milioni di euro a Trento sud a soli 27 km di distanza da Rovereto servito da autostrada, treno e 2 strade provinciali che collegano Rovereto e il futuro NOT in 10 minuti…
Ma questi signori della città di Rovereto rappresentanti del Partito Democratico, del Movimento 5 stelle e della Lega Nord tutti uniti in una grande ammucchiata contro i bisogni della periferia e a tutela dei propri egoismi cittadini da che parte stanno?
Una cosa è certa: sono lontani anni luce dal saper coniugare i servizi tra la città e le valli e soprattutto sono lontani anni luci da quel diritto all’equità nei servizi che anche le popolazioni delle valli e delle periferie pretendono di avere da un Trentino Autonomo e solidale!”
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