Servizio Civile speed date a “La Rosa Bianca” di Cavalese

Da il 19 gennaio 2019
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Istituto “La Rosa Bianca” di Cavalese:

uno speed date per raccontare il servizio civile.

Avvicinamento al mondo del lavoro, cittadinanza attiva, formazione ed esperienza pratica.

Quattro tavoli, quattro gruppi di maturandi, quattro gruppi di giovani dell’Ufficio Servizio Civile di Trento.

All’Istituto di Istruzione “La Rosa Bianca” di Cavalese è andato in scena uno speed date – un po’ insolito – per conoscere meglio il mondo del Servizio Civile e la sua offerta formativa come opportunità di formazione, di avvicinamento al mondo del lavoro, di partecipazione e di cittadinanza attiva.

L’iniziativa, che rientra nell’ambito del progetto Orientamento in uscita “Educare alla scelta consapevole” elaborato e curato dal Prof. Francesco Arpa, ha visto la partecipazione del Dr. Giampiero Girardi, Direttore dell’Ufficio Servizio Civile di Trento, di Maria Minotto, Elena Povoli ed Ester Marchetti operatrici del Servizio Civile e di Ilaria Simonazzi, volontaria del servizio civile.

Durante l’incontro gli studenti delle classi quinte sono stati divisi in quattro  gruppi, ognuno dei quali associato a quattro _team_ dell’Ufficio Servizio Civile di Trento.

Ogni abbinamento ha avuto a disposizione 10 minuti per affrontare tre temi principali: la formazione e l’avvicinamento al mondo del lavoro che il servizio civile offre; la dimensione partecipativa e di cittadinanza attiva di chi sceglie di aderire ad uno dei progetti del SCN; le modalità pratiche per diventare volontari del servizio civile.

Storicamente legato all’obiezione di coscienza alla leva militare, si è poi evoluto formalmente in Servizio Civile Volontario, inteso come un’iniziativa di educazione alla cittadinanza attiva per aiutare le fasce più deboli della popolazione, per promuovere i valori della pace e dell’uguaglianza e per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese. Ma oggi, esso, è entrato in una nuova fase che ne ha riconosciuto, accanto al valore sociale e di cittadinanza attiva, anche le potenzialità formative e di avvicinamento al mondo del lavoro.Ecco quindi che la presentazione presso l’istituto assume un senso preciso dentro le varie attività finalizzate all’orientamento in uscita post diploma.

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Agli studenti è quindi stato spiegato che,il Servizio civile è divenuta oggi un’opportunità, rivolta ai giovani dai 18 ai 28 anni, per

  • avvicinarsi al mondo del lavoro. Consente di fare esperienza pratica e concreta in variegati contesti organizzativi pubblici, non profit e aziendali, accrescendo il proprio bagaglio personale di conoscenze e competenze, anche professionali.
  • diventare cittadino attivo. È cioè un’opportunità per riscoprire come le proprie attività e il proprio servizio generino valore e benificio non solo per se stessi, ma anche per singoli individui o per la collettività intera. Tutto questo partecipando concretamente alla vita sociale e comunitaria, mettendo a disposizione i propri saperi, i propri talenti, le proprie energie e il proprio tempo, per finalità condivise e socialmente rilevanti.
  • sperimentarsi entro un’ampia varietà di progetti, attività ed enti. I progetti, dalla durata variabile (minimo 3 mesi, massimo 1 anno), spaziano entro numerosi settori di attività: dall’ambito socio-assistenziale al mondo della cooperazione, dalla comunicazione alla cultura, dai musei al mondo del teatro e dello spettacolo, dalle (nuove)tecnologie all’imprenditorialità. Periodicamente, in questa sezione del sito, viene pubblicata la lista di progetti a bando tra cui i giovani possono scegliere e candidarsi.
  • apprendere da professionisti del settore. L’ente che ha proposto il progetto seleziona, tra la rosa dei candidati, i prescelti attraverso un colloquio attitudinale. Al giovane selezionato è garantito il supporto di un professionista, chiamato “Operatore Locale di Progetto” (OLP) che, in qualità di tutor, lo accompagna nel proprio percorso di crescita formativa, personale e professionale.
  • acquisire un’ampia formazione. Durante il corso del progetto il giovane in servizio riceverà due tipi di formazione: la formazione specifica trasmessa (per un minimo di 4 ore al mese) dall’ente in cui si svolge servizio, finalizzata all’acquisizione delle informazioni e delle conoscenze tecnico-professionali necessarie all’espletamento delle attività previste dallo specifico progetto; e la formazione generale, assicurata dall’ente competente (l’Ufficio Servizio civile) per un minimo di 7 ore al mese, finalizzata all’acquisizione delle competenze “trasversali” utili e spendibili in ogni contesto di vita, personale, civica, che professionale.
  • garantirsi una minima autonomia economica. L’impegno richiesto è di circa trenta ore settimanali su 5 o 6 giorni per il quale il giovane riceve un compenso di 433,80 euro mensili.
L’iniziativa verrà replicata nelle prossime settimane anche presso la sede di Predazzo. Michele Malfer Vicario Istituto di Istruzione “La Rosa Bianca” Cavalese. logo scup 958x1024 Servizio Civile speed date a “La Rosa Bianca” di Cavalese

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