Sono 1.366 gli stranieri residenti in Valle di Fiemme: 623 gli uomini e 743 le donne. Le nazionalità più rappresentate sono Romania (411 persone), Albania (224) e Macedonia (149). Seguono Marocco (83), Ucraina (79), Moldavia (66), Kosovo (58), Bangladesh (41) e Pakistan (38), per un totale di 53 Paesi rappresentati, di cui molti comunitari. Il Comune con più residenti di origine straniera è quello di Cavalese, che ne conta 393.
A Predazzo sono 323, mentre a Tesero ne risiedono 216. Solo 20 quelli che abitano Daiano.
IL TAVOLO PER LE POLITICHE GIOVANILI PARTE DAI DATI PER COSTRUIRE INTEGRAZIONE
I dati sono stati raccolti su iniziativa del Tavolo di lavoro per le politiche giovanili della Valle di Fiemme, che ha deciso di puntare l’attenzione e la riflessione sull’immigrazione, inserendo il tema dell’integrazione culturale e sociale tra gli assi strategici del Piano Giovani di Zona 2016. “Abbiamo voluto basare la riflessione e i nostri progetti sui numeri reali, che spesso non corrispondono alla percezione comune”, spiega la referente tecnica-organizzativa Marta Luchini.
Analizzando i dati, raccolti dai componenti del Tavolo Diego Delvai, Dorotea Corradini e Michela Zorzi, con la collaborazione degli uffici anagrafe comunali, emerge che dei 1.366 stranieri residenti in valle, 1.114 sono europei (di cui 516 di Stati comunitari), 36 i sud o centroamericani e 2 gli statunitensi; 99 gli asiatici e 101 gli africani (di cui solo tre provenienti dall’Africa subsahariana).
Confrontando i singoli Comuni, emergono delle particolarità: per esempio, che tutti i 41 bengalesi residenti in Fiemme abitino a Cavalese, o che su 60 stranieri a Capriana, oltre la metà (35) siano macedoni, o ancora la prevalenza femminile di alcune nazionalità che trovano impiego soprattutto nei servizi di cura alla persona.
Sulla base di questi dati e sull’impegno preso dal Tavolo sul tema dell’immigrazione, si è deciso di organizzare alcune “lezioni di geografia dal volto umano”, prendendo spunto da alcune serate analoghe organizzate in Trentino (anche a Cavalese) dalle Acli. Il primo appuntamento sarà il 31 maggio a Castello di Fiemme, dove si parlerà della Nigeria (Stato da cui proviene la famiglia di richiedenti protezione internazionale ospitata da alcune settimane in paese).
Il 24 maggio a Predazzo viaggio virtuale in Moldavia, visto che proprio in questo Comune si trova il maggior numero di cittadini (16, di cui 11 donne) moldavi di tutta la valle di Fiemme. A settembre a Tesero si parlerà invece di Macedonia (57 i macedoni che risiedono a Tesero). “Attraverso la geografia, la storia, la musica, la letteratura e anche la gastronomia, vogliamo conoscere meglio i luoghi d’origine di tanti residenti della nostra Valle”, spiega Luchini.
Questi dati si inseriscono in un percorso di informazione, sensibilizzazione e integrazione più ampio.
Mercoledì 20 aprile alle 14, nella palestra dell’istituto d’istruzione La Rosa Bianca di Cavalese, ci sarà una partita di calcio che vedrà giocare, suddivisi in squadre miste, insegnanti e studenti della scuola e alcuni richiedenti protezione internazionale ospitati a Miola di Pinè (due di loro avevano raccontato la loro storia agli alunni nel corso di un incontro di qualche settimana fa).
Tra gli altri progetti in programma, la replica della rappresentazione “Imbarazzismi” della Scuola Media di Predazzo per i coetanei della bassa valle e il progetto inserito nel Piano Giovani 2016 “C’era un volta”, che prevede la formazione di alcuni ragazzi per raccontare in maniera efficace, corretta e realistica l’immigrazione, presentando dati, ma soprattutto narrando le storie che stanno dietro alle statistiche.
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