Prima e replica in due giorni, come i professionisti. Così si è concluso il percorso dei Merli del Castello, il gruppo di aspiranti attori, altro che professionisti! Ma che soddisfazione nei volti raggianti dei compagni di viaggio in un territorio completamente nuovo, quello della recitazione.
Titolo: ”Pastrocchio teatrale” dei Merli del Castello. Sottotitolo: Spettacolo basato su “L’avaro” di Molière con innesti tratti dal “Tingeltangel” di Karl Valentin.
Scrive Nicola De Franceschi.
Come tutte le avventure che vale la pena raccontare anche questa è iniziata con tante incognite. Compagni? Mai visti prima. Esperienza? Mai recitato. Regista? Un ‘pazzo’! Cosi ad ottobre dello scorso anno, grazie all’idea dell’associazione La Bifora, abbiamo iniziato a trovarci il martedì sera con l’interesse comune di imparare qualcosa di nuovo e soprattutto la disponibilità a metterci in gioco, a lasciare fuori dal teatro i panni e i ruoli di casa e lavoro. Questo è l’elemento che ci ha permesso di fare quegli strani esercizi giù dal palco, muovendo il corpo come morsi da una tarantola, a correre spinti da un vento che non c’era o a controllare tutti assieme un’enorme sfera di energia guidata da una musica impetuosa. O ancora a seguire alla cieca i movimenti dell’altro che potevamo percepire solo con il tatto. Esercizi strani ma divertenti, la cui utilità non era sempre evidente ma che facevamo con impegno perché avevamo fiducia nel nostro pazzo regista, Alessandro Arici, che preferisce definirsi un formattore. La fiducia è stato l’ingrediente segreto o se preferite la merce preziosa che continuamente girava, fiducia verso gli altri, fiducia crescente in noi stessi, fiducia che Alessandro ci dava incoraggiandoci in ogni prova.
Un clima di grande fiducia non si trova dovunque e di raro nasce spontaneamente ma noi abbiamo imparato a farla crescere con una semplice regola, alla fine di ogni prova ciascuno diceva a chi era stato in scena solo le cose che avevano funzionato, quell’espressione, quel movimento, quell’intensità. Le critiche erano bandite perché poi ognuno rispondeva dicendo quale passo in più avrebbe potuto fare la volta successiva. Il passo in più. Quindi anche qui una presa di coscienza in chiave positiva più che un’autocritica negativa. “Che giornata!”, “Che stanchezza!” eppure il martedì sera si usciva perché sapevamo di trovare anche altri ingredienti: il divertimento, le risate e una carica nuova, tanto che una moglie ha detto “se me lo rimandate a casa così allegro e in forma ve lo spedisco tutti i giorni della settimana!”. Come tutte le avventure anche questa ha avuto i suoi momenti difficili, alcuni si sono interrogati sull’utilità di quello che stavano facendo, altri dubitavano di poter mai salire in scena davanti ad un pubblico, altri per motivi diversi ci hanno dovuto lasciare. Anche in questi momenti il gruppo ha funzionato e chi era in difficoltà si è trovato abbracciato dal sostegno morale, e spesso anche fisico, degli altri. Così quando dopo la replica di domenica ci siamo trovati in cerchio a guardarci e a guardare il cammino fatto fin lì, abbiamo potuto vedere quanta strada avevano percorso i nostri compagni e noi con loro. Quanto ciascuno aveva superato i propri limiti, i propri impedimenti, le proprie paure, un passo alla volta, quasi senza accorgersene. E allora, può finire tutto questo dopo lo spettacolo? No! Infatti la voglia di continuare, di rivedersi, di rimettersi in gioco e fare qualche passo in più è tanta ed ha già contagiato anche altri che sono interessati ad aggiungersi quando il prossimo ottobre si ripartirà.
P.s. Qualche malizioso forse potrebbe chiedersi se la paura del pubblico sia stata vinta per l’assenza di quest’ultimo, ebbene entrambe gli spettacoli sono stati un successo con la prima che ha riempito il polifunzionale di Castello.
Prosegue Cornelia Goss, co-organizzatrice, assieme a Nicola De Franceschi, dell’evento per l’Associazione “La Bifora” :
Con Nicola abbiamo deciso di organizzare un corso di teatro con Arici perchè entrambi conoscevamo la sua professionalità. Personalmente mi sono iscritta al corso con una buona dose di scetticismo in quanto, conoscendomi, ero convinta che un carattere come il mio non avrebbe prodotto neanche un “aspirante attore”. Invece, settimana dopo settimana, grazie alla competenza (e pazienza) del caro Alessandro, e alle sue continue iniezioni di fiducia nei confronti di tutto il gruppo, sono riuscita a vincere la mia reticenza a salire sul palcoscenico e questo e stato per me motivo di grande soddisfazione al di là dell’interpretazione del ruolo datomi. Ringrazio di cuore tutti i partecipanti che hanno condiviso questo percorso e che mi hanno aiutato (e ho aiutato) in tutti questi mesi: Margherita, Donata, Michela, Luisa, Giovanna, Marco, Walter, Nicola e, ovviamente Alessandro.
Vorremmo continuare il prossimo autunno con questa attività ed invito pertanto a partecipare tutti quanti sentano la necessità o la voglia di liberare per qualche ora la propria persona dai troppi schemi che ci imponiamo quotidianamente o soltanto per passare delle ore in compagnia e ilarità. Se ci si affida ad Alessandro e ci si lascia guidare, scopriremo in noi potenzialità che non sapevamo di possedere.
Ed ora, con l’inizio dell’estate, sempre a Castello e sempre con Alessandro e con Sentieri in Compagnia, coinvolgiamo i più giovani e qualche adulto dei “Merli del Castello” a percorrere la storia del paese attraverso le sue vie, con il Racconto Spettacolare intitolato “I CONTI NON TORNANO”.
I volontari partecipanti si cimenteranno lungo le vie del “borgo” nel raccontarci la storia e nel farci conoscere i luoghi più antichi e i fatti succedutisi al governo dei Conti. E chissà che fra questi giovani non ci sia qualcuno che a un certo punto capisce di essere talentuoso e appassionato tanto da essere, in futuro, un secondo Alessandro!!!
Vi aspettiamo in piazza a Castello di Fiemme le domeniche 5 e 19 luglio, 2 e 30 agosto e 13 settembre sempre ad ore 16 .
Ph Piero Gualdi
Questo articolo è stato letto 14126 volte!