Nones propone quindi un frutto che, svuotandosi, dona semi che rinasceranno frutti. La didascalia dell’installazione di Nones recita: “Hanno fame. Pance gonfie di vuoto. Bocche vuote gonfie di un sorriso. È un pianeta così. Da una parte pieno, dall’altra vuoto. Cosa impedisce al pieno di riempire il vuoto? Cosa impedisce il movimento più primitivo e naturale al mondo?”.
“Il dono è un gesto di vita. La natura ci mostra un movimento di rinascita continua, replicante. Si svuota per riempire; poi si svuota ancora. È cieca fiducia”.
Land Art è un mezzo per valorizzare luoghi e territori attraverso nuove proposte creative, sviluppando al contempo un’attività di marketing territoriale che può offrire interessanti prospettive lavorative e occupazionali.
“Le 5 opere vincitrici” spiega Marcello Donini, Presidente dell’Associazione Arte in Cascina “offriranno l’occasione per avvicinarsi e lasciarsi coinvolgere da questa forma d’arte innovativa e sempre sorprendente che utilizza materiali come rami, legno, paglia, pietre, per la realizzazione di installazioni e opere inserite nella natura”.
Flavio Da Rold e Giorgio Vazza, Marco Nones, Opla+ (Giorgio Chiarello e Marco Pasian), Sofia Rossetti, saranno presenti fra metà giugno e i primi di luglio 2015 con le loro opere in quattro location molto significative a livello naturalistico e ambientale: a Vanzago nel Bosco WWF, a Milano nel Bosco in Città gestito da Italia Nostra Milano Nord presso la Cascina San Romano, nel Parco del Ticino e Lago Maggiore nella Villa Picchetta e alla Scuola agraria del Parco di Monza in Cascina Frutteto.
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