50 anni fa il Vajont non è servito ad evitare Stava

Da il 9 ottobre 2013
vajont 1963 le cifre del disastro

I famigliari delle vittime della Valle di Stava sono vicini ai famigliari delle vittime del Vajont nel giorno della memoria della tragedia del 1963.

Impostato attorno al 1960, il primo bacino di decantazione della miniera di Prestavèl a Stava aveva raggiunto già nel 1963 i 9 metri di altezza indicati nella domanda di autorizzazione quale altezza massima del rilevato. E, nonostante l’immane disastro che il 9 ottobre di quell’anno spazzò via Longarone, l’argine continuò a crescere raggiungendo, nel 1985, un’altezza complessiva, fra primo e secondo bacino, di oltre 50 metri.

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Il senatore Franco Panizza, nel suo intervento alla seduta del Senato in ricordo della tragedia del Vajont e parlando anche di Stava, centra il nocciolo della questione affermando che

…queste tragedie sono frutto della “modernizzazione repentina e disordinata”, sono state prodotte “dall’incuria dell’uomo, da istituzioni irresponsabili e conniventi, da dirigenti miopi, da una corsa acritica verso una modernità scellerata e senza progresso.

stava 19 luglio 1985 50 anni fa il Vajont non è servito ad evitare Stava

Quanto è successo al Vajont e a Stava dovrebbe servire a far in modo che le scelte circa le attività economiche e industriali siano oggi scelte complessive, che valutano cioè anche le conseguenze di lungo termine sull’ambiente e sulla sicurezza delle popolazioni. Sono queste le “lezioni del Vajont e di Stava” che vorremmo siano d’insegnamento perché non si ripetano incidenti, grandi o piccoli, legati all’uso improprio del territorio e all’uso imprudente dell’acqua per scopi industriali ed economici in genere.

9 ottobre 2013 Ulteriori informazioni su www.stava1985.it

 

Vajont  50 anni dopo, 1.910 vite da ricordare. Insieme a voi

Il  9 ottobre 1963 metà di una montagna precipitò nel lago della grande diga del Vajont, al confine tra Veneto e Friuli. Un’enorme massa d’acqua superò la diga cancellando letteralmente tutti i paesi intorno a Longarone. Un evento che ha segnato la storia d’Italia, ma ancor più la storia delle popolazioni di quelle terre.
Vi scrivo da un paese che non c’è più! Inizia così il racconto di un giovane giornalista accorso a Longarone dopo che il 9 ottobre 1963, alle 22,39 una colossale frana dal monte Toc si era abbattuta sul bacino della diga del #Vajont. La frana provoca un’onda che supera la diga e travolge il fondovalle, spazzando via interi paesi e la vita di oltre 1.900 persone. Una ricostruzione multimediale della tragedia e un video esclusivo dentro la diga oggi: http://dentroilvajont.focus.it/ Condividi per non dimenticare una tragedia. Una tragedia causata – purtroppo – da noi uomini.
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