Sono cinque le donne selezione dal Servizio Sociale della Comunità territoriale di Fiemme per Intervento 19, il progetto dell’Agenzia del Lavoro che punta all’inserimento lavorativo dei soggetti più deboli.
Saranno impiegate fino a dicembre nel servizio di aiuto domiciliare, per tutti quei compiti per i quali non è richiesta una specifica qualifica. Per esempio, accompagneranno gli assistiti a visite mediche o a trovare i parenti, li aiuteranno a sbrigare le commissioni quotidiane, daranno una mano in casa e a fare la spesa, potranno contribuire alla cura dell’orto.
Con questo progetto si raggiunge un duplice obiettivo: da una parte si integra l’attività del servizio di assistenza domiciliare, garantendo interventi accessori ma di grande importanza per la qualità di vita degli assistiti; dall’altra si offre a cinque donne la possibilità di un’importante esperienza professionale, favorendone l’inserimento lavorativo, in un momento di crisi occupazionale in cui spesso a pagare il prezzo più alto sono proprio le fasce più deboli: “Per le donne è ancora più difficile trovare un impiego stabile.
Spesso le opportunità si limitano al settore turistico, caratterizzato però dalla stagionalità e dalla frammentazione dell’orario di lavoro, veri e propri ostacoli per donne sole, separate, magari con figli piccoli e senza il sostegno familiare. Il rischio di non riuscire più a farcela da sole, dipendendo dal circuito assistenziale senza poterne più uscire, è concreto: ecco allora che per evitare questa cronicità dell’assistenzialismo, abbiamo deciso, da alcuni anni, di promuovere questo progetto che non si limita a tamponare un disagio, ma punta ad avere ricadute nel lungo e medio periodo, offrendo un’occasione di formazione e lavoro”, dice Manuela Silvestri, responsabile del Servizio Sociale della Comunità di Fiemme.
Il costo del progetto è di 56.000 euro, coperti in parte dall’Agenzia del Lavoro (presumibilmente attorno ai 36.000 euro). Le cinque donne saranno coordinate dalla Cooperativa Abc Dolomiti di Cavalese, che ha già collaborato con l’ente per precedenti progetti di inserimento.
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