COMUNE DI CASTELLO-MOLINA: UN ESPOSTO DELLA MINORANZA CONTRO PRESUNTE IRREGOLARITÀ COINVOLGE L’ASSESSORE ZORZI , IL SINDACO SMENTISCE. TUTTO IN PROCURA.
di Paolo Perini Castello/Molina di Fiemme – Martedì sera, 6 Marzo 2018, in occasione del consiglio comunale convocato per discutere la variante al Piano Regolatore Generale, la lista di minoranza, “Impegno civico”, per bocca del capogruppo Wohlgemuth ha dato lettura di una dura dichiarazione di voto, poco prima del voto sul Piano Regolatore Generale (poi approvato) nella quale si sottolinea come l’assessore all’urbanistica Zorzi sia stato sottoposto a procedimento per abuso edilizio prima della sua elezione risalente al 2015.
Secondo la ricostruzione del capogruppo della minoranza Wohlgemuth, il presunto abuso edilizio compiuto dall’assessore all’urbanistica sarebbe precedente alla sua elezione del 2015 e questo, se dimostrato, renderebbe l’assessore incompatibile con la carica, visto che sarebbe una violazione dell’articolo 63 del Testo Unico sugli Enti Locali che al comma 4 recita “è incompatibile [..] colui che ha lite pendente, in quanto parte di procedimento civile ed amministrativo, rispettivamente con il comune o la provincia”.
L’opposizione ha denunciato in aula anche l’inattività del sindaco. A quanto riferito in aula dal capogruppo dell’opposizione, la minoranza sarebbe in possesso della copia di due lettere avute dopo la richiesta fa ta al segretario comunale, lettere che nel Febbraio 2015 l’amministrazione aveva spedito a molti destinatari. Queste lettere che hanno per oggetto l’uso improprio del terreno delle rogge sono l’avviso di avvio di procedimento amministrativo e sono state recapitate anche all’attuale assessore all’urbanistica che allora non era in consiglio comunale. Nell’Aprile 2015 – due mesi dopo il ricevimento dell’avviso di avvio di procedimento -, si candida alle elezioni e viene eletto e risulta il più votato con 220 preferenze.
“Nostra intenzione non era far saltare PRG, ne attaccare personalmente Zorzi – spiega Wohlgemuth – abbiamo fatto un esposto in Procura nel quale si informano le autorità competenti a valutare una possibile presenza di reato. Politicamente non è in condizione di fare l’assessore perché ha fatto un abuso edilizio” – contesta.
La minoranza comunale sa, da una comunicazione via chat tra un consigliere di minoranza e il sindaco, che nessuno all’interno dell’amministrazione avrebbe fatto l’obbligatoria comunicazione alla Procura pur essendo a conoscenza del procedimento a carico, tra gli altri, dell’assessore Zorzi. Da qui è nata la richiesta di chiarimento al sindaco, poi la richiesta di spostare la discussione del PRG chiesta dall’opposizione alla giunta poi respinta. A cui è seguita la dura dichiarazione di voto e l’esposto in Procura della minoranza.
Il sindaco Larger, sulla vicenda afferma che “è una questione che nasce negli anni 60, quando le “rogge” – dei canali che alimentavano le aziende di Molina -, con l’avvento della modernizzazione vengono chiusi e interrati e tubati sotto terra assieme alle acque bianche e nere. Su quei terreni, poi negli anni 80 divenuti di proprietà provinciali e in parte ceduti a privati, poi divenute di proprietà comunale, sono venuti a insistere dei fabbricati”.
Il sindaco spiega che “il procedimento non è a carico dell’assessore all’urbanistica, ma a carico di molti altri – e riguarda la decisione poi presa dall’amministrazione di regolarizzare la situazione pregressa delle rogge, in attuazione di un regolamento del comune che prevede la concessione o vendita dei terreni dove prima insistevano i canali a privati per quanto riguarda la parte superficiale degli stessi”. Il sindaco afferma che “l’avviso di avvio di procedimento amministrativo per Zorzi e per altri non è una contestazione di abuso edilizio conclamato, sennò il Comune avrebbe contestato l’abuso.
E’ vero – continua – che questa vicenda non è stata la priorità numero uno dell’amministrazione. Adesso saranno le autorità competenti a valutare se abbiamo agito correttamente. Come maggioranza abbiamo deciso di non andare oltre nella polemica e ho resistito all’insistenza della minoranza di rinviare la discussione sul PRG e alla loro richiesta di dimissioni dell’assessore” – chiosa. Wohlgemuth spiega che “è vero che non c’è abuso edilizio conclamato, ma il segretario comunale fornendomi copia delle due lettere fatte pervenire a molti destinatari – tra cui l’assessore – mi ha specificato che quelle lettere sono un avvio di procedimento.
La legge prevede che nel momento stesso che si viene a conoscenza di un abuso edilizio, l’ufficio tecnico deve intervenire. Il procedimento era stato avviato nel febbraio 2015 e quindi non è stato portato avanti. Ciò significa che qualche ufficio ha insabbiato la cosa”. – accusa Wohlgemuth. “Noi non abbiamo contestato l’abuso edilizio in sé, se c’è stato o no lo stabilirà la magistratura, noi contestiamo un interpretazione di favore della legge per l’assessore da parte del sindaco e da parte dell’amministrazione comunale.
Crediamo che l’assessore sia in conflitto di interessi – conclude. L’eventuale abuso infatti fu reso pubblico tramite lettera dal precedente sindaco, e nella scorsa amministrazione l’attuale sindaco era assessore ai lavori pubblici, quindi molto probabilmente a conoscenza della vicenda.
Paolo Perini
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