Alla presenza del vicesindaco Michele Malfer e dell’assessore Sergio Finato il giornalista RAI Raffaele Crocco ha illustrato al pubblico presente la complessità del lavoro svolto.
Per la prima volta il composito arcipelago del movimento per la pace italiano è stato portato a sintesi in un racconto leggero e chiaro grazie al lavoro svolto dal ricercatore e storico Francesco Pugliese.
Già nel XIX secolo, poco dopo la nascita dello Stato italiano, il movimento pacifista italiano era attivo e caratterizzato dalle sue anime storiche, quella di matrice cattolica – cristiana e quella laica per lo più rappresentata nella sinistra. Era una lotta rivolta contro l’avanzare del colonialismo. Il pacifismo italiano è poi esploso all’inizio dei fuochi della prima guerra mondiale attraverso l’avanzare di grandi lotte operaie. Le carneficine delle due guerre e le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki hanno fatto riemergere la questione antimilitarista e l’opzione disarmista grazie a personaggi come Albert Einstein e Bertrand Russel.
Dal dopoguerra in poi il sommarsi delle culture laiche antimilitariste e quelle cattoliche nonviolente hanno portato, non solo in Italia, ma in tutto il mondo, alla definizione e approvazione di documenti strategici quali la dichiarazione dei diritti umani, la carta dei diritti del bambino ed altre convenzioni maturate negli ultimi decenni. Sono stati anni ricchi di passione, che hanno permesso il maturare di alte idealità tanto da arrivare alla costituzione dell’ONU e alla definizione della più bella Costituzione del mondo, quella italiana. Passaggi tutti nati da grandi sofferenze e dalla ricerca di nuove vie di convivenza e solidarietà, di incontro e rispetto nella famiglia umana.
Come ha ben ricordato Luigi Casanova, negli anni ’70 fondatore della associazione trentina per il Disarmo unilaterale e del movimento per l’obiezione fiscale, il Trentino è stato protagonista assoluto in questi percorsi, grazie alla mobilitazione di migliaia di persone.
La mostra di Cavalese rimarrà aperta presso il Palacongressi tutti i giorni dalle ore 16.00 alle ore 19.00 fino al 25 agosto; si tratta di una occasione culturale da non perdere, che permette riflessioni profonde anche sui tragici fatti che stanno sconvolgendo in questi giorni tutto il Medio Oriente e le questioni, sempre attuali, dei diritti umani.
Il vicesindaco Michele Malfer
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