La Comunità Territoriale della Val di Fiemme ha ottenuto il certificato base Family Audit: l’ente vede così riconosciuta la volontà di adottare politiche di gestione del personale orientate al benessere dei dipendenti e delle loro famiglie.
La certificazione, infatti, premia le realtà che mettono in campo iniziative che agevolano la non sempre facile conciliazione casa – lavoro. Tra le azioni programmate dalla Comunità di Valle spiccano una maggiore flessibilità oraria per l’entrata in servizio e per la gestione della pausa pranzo; la possibilità di cedere giorni di ferie e di permesso a colleghi che ne abbiano bisogno; studio di orari personalizzati dopo lunghi periodi di assenza, con un’attenzione particolare alle mamme lavoratrici. Il Piano delle attività prevede poi l’avvio di percorsi per favorire la mobilità sostenibile e l’adozione di stili di vita sani, l’adeguamento della stanza riservata al progetto Scrigno con la creazione di uno “spazio allattamento” per dipendenti e cittadini, oltre a studi di fattibilità per permettere di risparmiare su servizi e convenzioni.
L’ottenimento del certificato base non è un traguardo, quanto piuttosto una prima tappa verso un impegno ancora più concreto verso un cambiamento che non è soltanto di tipo organizzativo, ma soprattutto culturale: ora l’ente entra nella seconda fase del processo, che ha una durata di tre anni e terminerà con l’assegnazione del certificato finale. Nel frattempo la Comunità di Valle dovrà mettere in atto le azioni programmate e migliorare la comunicazione con i dipendenti in materia di conciliazione.
Il tema della famiglia è centrale e prioritario per l’attuale Comitato esecutivo. Il vicepresidente Michele Malfer ha partecipato la settimana scorsa alla quinta edizione del Festival della Famiglia, dedicato quest’anno a “Denatalità, giovani e famiglia. Le politiche di transizione all’età adulta”. A Trento si sono recati per l’occasione anche alcuni studenti del’indirizzo Scienze Umane de La Rosa Bianca di Cavalese per le iniziative rivolte alle scuole e una rappresentanza dell’A.S.D. Fiemme Casse Rurali che ha partecipato al torneo del Festival, quest’anno giocato dai piccoli calciatori e non più dagli amministratori.
“Queste iniziative sono importanti perché mantengono costante e attuale il confronto sulle tematiche legate alla famiglia, alla conciliazione e ai giovani. Ascoltare le testimonianze di altre realtà e portare la nostra esperienza permette di creare un circolo virtuoso di buone pratiche”, sottolinea Malfer, che ricorda: “Investire sulla famiglia significa investire sul territorio. Ognuno è chiamato a fare la sua parte: noi come Comunità di Valle ci stiamo impegnando a fondo ed è molto gratificante vedere che lo stesso impegno ce lo stanno mettendo molte altre realtà pubbliche e private”.
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