Da Roma a Cavalese per nascere

Da il 8 agosto 2015
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Il 4 agosto, alle 21.10, nel reparto maternità dell’ospedale di Fiemme, è nata la piccola Miral: 3,2 chili di salute. «È un sogno che si avvera – dicono i genitori felici, una coppia di Roma – senza l’opportunità offerta da Parto per Fiemme non avremmo potuto realizzare il nostro desiderio di un parto il più naturale possibile».

Francesca Colombo e Fernando Vasco Chironda sono arrivati a Cavalese il 22 luglio scorso, in prossimità della scadenza del termine per il parto, e sono stati ospitati negli alberghi che aderiscono all’iniziativa finanziata dagli abitanti di Fiemme e Fassa (che contribuiscono con 30 euro annui). «Non sapevamo di questa parte d’Italia dove la solidarietà è così forte – racconta il papà -, quando Miral è nata il titolare dell’hotel ha riunito lo staff e abbiamo brindato tutti insieme. È stato un bel momento».

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Per Francesca e Fernando la val di Fiemme è stata il punto di arrivo di una ricerca cominciata mesi fa. «Non volevamo un parto medicalizzato, ma il più possibile naturale – spiega Fernando – e a Roma non è facile trovare queste realtà». «Francesca che studia infermieristica pediatrica al Policlinico di Roma ha fatto uno stage proprio lì dove nascono i bambini – continua – e ha visto cose tremende: mamme che partoriscono nei corridoi, donne in travaglio che dividono i bagni con pazienti ricoverati per altri motivi, senza nessuna privacy in un momento così delicato.

In più, si sa che nei grandi ospedali si tende ad incentivare i parti anticipati o i cesarei». Così è cominciata la ricerca della coppia romana di un ospedale ben attrezzato e poco affollato, insomma a misura di mamma e bambino. «C’era il punto nascite di Ostia che offriva questo servizio, ma quando siamo stati lì ci hanno avvertito che era a rischio chiusura – spiega il papà – e difatti poi è successo. Altre soluzioni non erano accessibili per la spesa».

Così risalendo l’Italia, di regione in regione, l’attenzione di Francesca e Fernando è stata attratta dal sito web dove l’associazione Parto per Fiemme promuove il punto di nascite di Cavalese. «Ci siamo fatti un bel viaggetto da Roma e il 6 maggio abbiamo conosciuto il punto nascite di Cavalese, incontrato le ostetriche che sono state tutte superdisponibili, in particolare Antonina, che poi ci ha seguito online, con email quasi giornaliere fino a quando non è stato il momento di tornare».

«Tutto è andato come volevamo, addirittura Francesca è stata l’unica mamma in travaglio quel giorno, e ha avuto tutta l’attenzione delle ostetriche, con Antonina sempre con lei – racconta il papà entusiasta -, una situazione impensabile in un ospedale più grande, ma anche in ospedali più piccoli dove non c’è organizzazione».

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«Siamo molto contenti che Miral sia nata qui, ci piace l’idea di dare a nostra figlia questo messaggio di pace e serenità – dicono i genitori -, sicuramente torneremo con lei in val di Fiemme per farle conoscere il posto dove è nata, e dove speriamo si possa trovare bene anche da grande.

Così come speriamo di portare qui amiche e amici che condividono la stessa nostra idea di parto, e che come noi cercano un’alternativa ma non possono permettersi soluzioni a pagamento. Sarebbe un gran peccato veder chiudere questo punto nascite, e per la gente di qui, date le distanze, una vera tragedia».

” (…talvolta deve arrivare qualcuno da molto lontano, per farci apprezzare ciò che viviamo da molto vicino ;-))) ” www.partoperfiemme.com

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Cles: chiuse ostetricia e due sale operatorie

Stop ai parti e niente operazioni programmate, via ai lavori di ristrutturazione. Zeni rassicura

LEGGI L’ARTICOLO SU L’ADIGE CLICCA QUI

Immaginiamo per un attimo la stessa situazione con Tione e Cavalese chiusi

Relativamente alla situazione creatasi a Cles, onde evitare sovraffollamenti al Santa Chiara, “Parto per Fiemme” propone l’accoglienza gratuita in un albergo a 3 o 4 stelle, a mezza pensione per 4 giorni, per i famigliari delle puerpere provenienti dalla Valle di Non.

Ricordando che “Parto per Fiemme” non è nata “contro” qualcuno o qualcosa, ma a favore di una redistribuzione dei servizi eccellenti a livello provinciale e, talvolta, nazionale!

Cordialmente, Alessandro Arici responsabile “Parto per Fiemme” associazione apartitica e a fini non lucrativo. www.partoperfiemme.compartoperfiemme@gmail.com

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