IL TAMBURO RITROVATO
Le invasioni napoleoniche e la Magnifica Comunità di Fiemme – 1796-1813
Un inizio d’anno a rullo di tamburi quello andato in scena al PalaFiemme di Cavalese l’1 e 2 gennaio davanti al pubblico delle grandi occasioni, con una “anteprima” nientemeno che presso il prestigioso Auditorium Santa Chiara di Trento lo scorso 26 dicembre.
Stiamo parlando dell’opera musicale “Il Tamburo Ritrovato”, riproposta a grande richiesta dopo lo straordinario successo del luglio 2016: un progetto completamente originale (il primo musical per orchestra di fiati amatoriale prodotto e portato in scena in Italia) che rievoca un’epoca storica (1796-1813) cruciale per i nostri avi i quali combatterono per difendere la Patria (vale a dire il territorio dei Principati Vescovili di Trento e di Bressanone, della Contea del Tirolo e, nel caso specifico, la valle della Magnifica Comunità di Fiemme) dai continui attacchi e dalle ripetute occupazioni da parte dell’esercito di Napoleone e dell’esercito bavarese suo alleato.
Un evento-spettacolo unico ideato e promosso dalla Banda Sociale “Erminio Deflorian” di Tesero nel quadro della nutrita serie di iniziative ed eventi per celebrare il proprio Bicentenario di fondazione, con la fondamentale collaborazione della Filodrammatica “Lucio Deflorian”, coro misto formato da componenti delle realtà canore di Tesero e della Val di Fiemme e non solo, fra cui spicca il Piccolo Coro voci bianche “Le Mille Note”, per un totale di circa 200 interpreti fra bandisti, coristi, attori-solisti, comparse e collaboratori tecnici.
Un fulgido e virtuso esempio delle potenzialità e dei talenti del volontariato culturale teserano e fiamazzo per portare in scena quello che, a ragion veduta, è stato uno tra i progetti culturali di maggior spicco e di maggior successo mai realizzato in valle: sì, perché accanto allo spettacolo dal vivo nella primavera 2016 è stato realizzato pure un DVD, con la stessa musica e la stessa sceneggiatura del live, ma sottoforma di vero e proprio film (grazie alla collaborazione di Dolomiti TV).
Con la riproposizione delle repliche si è dunque chiuso un ambizioso progetto, iniziato ben tre anni fa nel gennaio 2015, che ha richiesto complessivamente due anni di lavoro “dietro le quinte” fra ideazione, pianificazione, stesura della sceneggiatura, composizione della musica, prove a vari livelli, sedute di registrazione e riprese audio-video, allestimenti, esibizioni dal vivo e molto altro; oltre 3.000 spettatori suddivisi su 6 spettacoli, più di 200 artisti e collaboratori coinvolti, grande entusiasmo e ampi consensi da parte del pubblico e della critica.
Chi, fra i residenti e i turisti ospiti, ha avuto l’onore e la fortuna di assistere alle varie repliche dello spettacolo, comprese quelle proposte durante le recenti festività natalizie, racconta di aver provato emozioni a non finire attraverso una musica strumentale e corale a dir poco sublime ed avvincente, interventi solistici, teatro, scenografie digitali, movimenti coreografici, racconto e rievocazione storica: un mix vincente di diverse forme artistiche per raccontare a tutti un capitolo fondamentale e drammattico della nostra storia locale.
Insomma, possiamo dirlo forte: si è trattato di un nuovo grande successo che ha saputo coinvolgere interpreti e spettatori in qualcosa di veramente unico (sotto il profilo artistico, storico-identitario, sociale e promozionale allo stesso tempo), di cui la Val di Fiemme può senz’altro andar fiera!
La musica è opera del M° Luciano Feliciani, su sceneggiatura e testi scritti dal regista Michele Longo, dal direttore della Banda di Tesero M° Fabrizio Zanon e dall’attore e regista Alessandro Arici, con la consulenza storica di Luca De Marco, la preparazione del coro a cura del M° Alberto Zeni, con il supporto di Miriam Vinante e Monica Deflorian per il coro voci bianche, e il coordinamento organizzativo del presidente Massimo Cristel coadiuvato dal Direttivo della Banda e da tanti altri collaboratori.
La Banda di Tesero, associazione capofila del progetto, ringrazia di cuore tutti coloro i quali (artisti, collaboratori tecnici, associazioni partner del progetto, pubblico, enti e sponsor sostenitori) hanno condiviso e reso possibile, di nuovo, questa fantastica e memorabile avventura.
“IL TAMBURO RITROVATO” è un progetto reso possibile grazie al sostegno e al patrocinio di:
Regione Trentino – Alto Adige / Südtirol, Provincia Autonoma di Trento – Servizio Attività Culturali, Comune di Tesero, Comune di Cavalese, Magnifica Comunità di Fiemme, Federazione Corpi Bandistici della provincia di Trento, Cassa Rurale Val di Fiemme, Consorzio dei Comuni BIM Adige – Vallata Avisio, Apt Val di Fiemme, Sagis spa, Cassa Rurale di Trento, Villotti Group srl, Renzo Grassi strumenti musicali, Mich Fausto – autofficina e showroom, Area Grafica, Eurostandard spa, Itap spa, La Sportiva spa, Misconel srl, Mobilificio Deflorian Iginio srl.
TRAMA DELL’OPERA
Val di Fiemme, 2017. Leonardo, un ragazzo di Tesero, facendo ordine in soffitta, si imbatte in un vecchio tamburo tutto logoro e malandato. Subito corre dalla zia Zena, alla ricerca di una spiegazione. La zia, colma di gioia per il ritrovamento del cimelio, inizia a raccontare. Quello non è un tamburo qualsiasi: è l’ultimo tamburo militare francese che ha suonato in Val di Fiemme…era andato “perduto” e con esso si stava perdendo pure la conoscenza dei tragici eventi che hanno segnato anche la Val di Fiemme e la sua gente (i “Vicini”) durante le guerre napoleoniche e il dominio franco-bavarese e franco-italico nell’allora Principato Vescovile di Trento e nella Contea del Tirolo. Si tratta infatti del tamburo rimasto sul campo di battaglia a Le Venzan presso Panchià, nel 1813, dopo l’ultimo scontro avvenuto in Fiemme fra le milizie delle valli dolomitiche (tra cui gli stessi bersaglieri fiamazzi) e le truppe napoleoniche (franco-italiche), ormai in ritirata dopo diciotto anni di ripetute invasioni sul territorio di Fiemme.
Grazie a una sorta di magia, il vecchio tamburo riporta i due protagonisti indietro nel tempo alla fine del ’700 – inizio ‘800 (l’epoca del principe-vescovo Pietro Vigilio Thun e dell’eroe della Val Passiria Andreas Hofer), facendo rivivere loro alcune delle vicende che hanno segnato un’epoca di radicali mutamenti anche per la Magnifica Comunità di Fiemme e i suoi abitanti: se più a nord l’arrivo delle truppe napoleoniche e il dominio franco-bavarese in valle – per la prima volta dopo almeno sette secoli di pace – decretò infatti il venir meno dell’autonomia della Comunità stessa rispetto ai poteri feudali, pure essi secolarizzati.
Un suggestivo e avvincente viaggio nel tempo che, grazie ai singolari personaggi protagonisti delle vicende narrate e a una musica a dir poco sublime (capace, assieme alle suggestive scenografie multimediali, di emozionare gli spettatori), ci consentirà - attraverso una successione di colpi di scena – di rivivere e riscoprire un periodo storico drammatico per il Tirolo storico e l’intera Europa, superato in Fiemme grazie alla solidarietà e all’aiuto reciproco fra la gente della vallata. Il messaggio finale vuole essere un inno di speranza e di fiducia nell’avvenire, con la consapevolezza dell’importanza delle proprie radici storiche: per i Fiamazzi ciò si traduce nel canto liberatorio “Vivi per sempre, Magnifica Comunità di Fiemme!”.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
siti web: http://www.bandatesero.it/ http://www.federbandetrentine.it/
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