Di Federica Giobbe
Ecco quanto è accaduto, Sabato 29 luglio, alla festa itinerante “RESPIRAT DAY 2017”: la Manifestazione d’Arte Contemporanea nella Natura ,quest’anno giunta alla sua 9a edizione
Tutto ha avuto inizio nel Parco d’arte RespirArt, dove quattro nuove installazioni si sono aggiunte alle 16 già presenti. La voce di Maria Concetta Mattei, giornalista affermata del Tg2 , madrina d’onore da diversi anni del parco d’arte di Pampeago, ha fatto da cornice e sfondo ad una giornata ricca di emozioni e sensazioni, insieme ai curatori ed ideatori del parco d’arte: l’affermata giornalista e critica d’arte Beatrice Calamari e l’artista di Fiemme Marco Nones.
Il percorso è iniziato a monte della funivia Agnello di Pampeago con il giovane artista Federico Seppi e la sua imponente opera “Simulacro”.
Una goccia rappresentata nel momento della sua caduta su un albero, osservata nel fermo immagine di un pensiero, e realizzata con fasci di rami di nocciolo alti sei metri che si ergono a contrasto con l’orizzontalità del pascolo alpino; impiantati nel terreno come radici di un sentire l’arte e la natura con gli occhi dell’anima artistica. L’opera, come ha sottolineato l’artista di Trento, pone l’attenzione su quell’energia, presente nelle piccole cose, che ci avvolge. Studioso all’Accademia Belle Arti di Venezia e alla Cardiff Metropolitan University (UK), a soli 26 anni, ha già installato ed esposto numerose opere di Natura Art e Land Art, fra cui l’istallazione sul “Lento sciogliersi del ghiaccio” al museo della Galleria Civica Mart di Trento (2015), e dal figurativismo che lo ha fatto innamorare dell’arte, ora sta affrontando una fase più malleabile e duttile dell’arte contemporanea, mettendosi in gioco con forme e tridimensionalità primordiale.
L’artista di Tesero Piergiorgio Doliana ha messo in comunicazione dialoghi mai avvenuti o poco “ascoltati” tra uomini e mestieri con la sua opera “Conversazioni Virtuali”: tre sedie e uno sgabello di legno di cirmolo oscillanti nel cielo, sospesi, come i discorsi e le parole che oggi aleggiano nell’etere e nella vita reale. “In un mondo sempre più interconnesso, dialoghiamo attraverso segni che sostituiscono sguardi e parole”. L’artista si siede idealmente su una panchina per assistere alle nostre “Conversazioni virtuali” dove tutte le sedie appaiono distanti tra loro, ma anche girate al contrario, come a voler” dare le spalle” a quella condivisione di sguardi e parole che si stanno perdendo in questi tempi moderni. Doriana è un artista certamente avvezzo alle provocazioni, già nel 2016 ha installato nel laghetto di Lago di Tesero una barca capovolta colma di profughi. La sua provocazione artistica attualmente è contesa da più parti. Lo scorso 3 giugno è stata installata sulla parete dello spazio Kanz di Venezia, per del circuito della Biennale d’Arte una mostra sull’immigrazione. A ottobre approderà a Siviglia con nuove opere da raccontare.
Ma il viaggio dentro ed attraverso l’arte ha spiccato un altro più alto volo con l’opera “Incontri Reticolari” dell’artista svizzera Simone Carole Levy che ha saputo raccontare e raccontarci il piano invisibile che può collegare, e quindi influenzare, 4 persone, 4 Paesi o 4 continenti; il tutto attraverso l’installazione di pietre, corde e tronchi modellati di larice provenienti dalla Magnifica Comunità di Fiemme. “La rete tesse i nostri incontri quotidiani, modificando le regole della comunicazione. Mentre lo spazio perde i suoi confini, il tempo si annulla attraverso messaggi che si moltiplicano in modo esponenziale. Relazionarsi attraverso uno sguardo o un contatto fisico sembra ormai un lusso difficile da concedersi”.
Questa è la sensazione che l’artista ha voluto esprimere, rivelando al mondo quel piano invisibile che può far incontrare le persone, in un’alchimia che è difficile spiegare ma che può soltanto viversi. Un messaggio non nuovo per la scultrice svizzera, che ha esposto in Europa, Canada, Usa, Cina, Ecuador, Slovacchia, Cile e Russia.
Fra i numerosi premi d’arte, si è distinta al Palm Art Award, alla Biennale di Londra e al premio Canaletto Venezia per la sua originalità e passione. A questa edizione di Respirart 2017, Levy ha potuto unire le sue due passioni, l’arte scultorea a quella del canto, duettando con il celebre pianista jazz francese Cristian Sauvage, protagonista del concerto “Anteprima RespirArt” che si è tenuto venerdì 28 luglio, al palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme a Cavalese.
Un incontro davvero inatteso e molto gradito da entrambi gli artisti, esempio magnifico delle interconnessioni del destino che la vita può riservare. La spiritualità si è potuta ammirare grazie all’opera di Cosimo Allega di Gioia Tauro, che ha portato con sé l’amore per la terra e il cielo, in un connubio tra mente, materia e spirito. La sua opera in acciaio cortern “Acutis”, invita l’osservatore ad individuare le misteriose “autostrade del cielo” raccontate dal giovane Carlo Acutis, in via di beatificazione, morto a soli 15 anni per una leucemia fulminante.
Quest’opera, ha inoltre la particolarità di essere permeata e modellata dal vento e dalla natura, divenendo “Viva” e creando giochi di luci e composizioni che potranno far riflettere il mondo. La ruggine poi, modificherà nel tempo il processo dell’acciaio, bloccandone il processo di ossidazione, dove rimarrà un’opera dal colore rossastro e mai deteriorabile dalle intemperie. Allera, vincitore di premi d’arte internazionali, fa sollevare il nostro sguardo attraverso opere monumentali, in ferro, bronzo o acciaio corten, sparse in tutta Europa. La sua scultura “L’ombra della sera”, alta 15 metri e ospitata nel museo MuSaBa, è considerata l’opera più alta del Sud Italia. L’artista, modellando il metallo, racconta la grandezza dell’uomo, continuamente alla ricerca di una collocazione nell’immenso spazio del creato.
Oltre a queste opere, già pronte, a fine estate sarà installata anche l’opera “Certezze verticali” dell’artista bavarese Reinhard Mader: un grande moschettone di dolomia che rappresenterà la sicurezza interiore offerta da un percorso di elevazione.
Fra gli ospiti d’onore della manifestazione, Francesca Agrati e Roberta Zilio della redazione di Topolino, che hanno appena pubblicato un servizio speciale sulle opere di RespirArt, per avvicinare i giovani di domani all’arte ed alla natura, passando per la dimensione ludico- educativa della manifestazione, vero spirito di Respirart.
Lopera di Marco Nones, l’anfiteatro dell’arte all’aperto del Latemar, è divenuto nel tempo un palcoscenico per diverse attività artistiche quali, concerti all’aria aperta, rappresentazioni teatrali a cielo aperto e perfino altare per celebrazioni di matrimonio in alta quota! Un regalo nel regalo, che ha reso l’artista di Cavalese sempre più felice ed onorato per questo riconoscimento , sia da parte delle persone che dalla natura in cui è inserito.
Presenti all’evento anche l’Assessore alle infrastrutture ed all’ambiente della Provincia di Trento Mauro Gilmozzi, consigliere della provincia autonoma di Trento Piero Degodenz, e dei Rappresentanti della Società di impianti di risalita Itap di Pampeago, insieme al responsabile dello Ski Center Latemar Luca Bertoluzza. La festa dell’arte nella natura si è poi concluda presso la Baita Caserina, a 2160 metri di quota, con una degustazione di Müller Thurgau del Consorzio Cembrani Doc e un rinfresco per i partecipanti.
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