NO, NON VOGLIAMO DEPOTENZIARE ORTOPEDIA O CHIRURGIA PER RIAPRIRE IL PUNTO NASCITA!!!
E, più ampiamente, per l’Associazione “Parto per Fiemme” l’obiettivo NON è MAI STATO di RIAPRIRE IL PUNTO NASCITA solo come importantissima attività “fine a sé stessa”, ma di permettere, attraverso la riapertura, quanto segue:
- la riattivazione del reparto di PEDIATRIA 24/24, - la ripresa delle operazioni di GINECOLOGIA - la riapertura della sala operatoria di notte per TUTTI I REPARTI COLLEGATI.
La proposta illustrata ai sindaci dal direttor Bordon e dall’Assessore Zeni di “scegliere quale reparto ridurre per riaprire il Punto Nascita” è semplicemente irricevibile perché, come previsto, non appena formulata, ha già aumentato i dissapori all’interno dei reparti, ha permesso ancora una volta di spostare la responsabilità delle scelte dalla Provincia agli amministratori locali, traendo in inganno non pochi valligiani che, non avendo tutti gli elementi in mano, possono credere che “si sia fatto tutto il possibile per trovare altre vie”.
QUANTE OCCASIONI DI RIAPERTURA SONO STATE PERSE NEGLI ULTIMI 2 ANNI E 7 MESI?
Invece, come nel gioco dell’oca, RIECCOCI AL PUNTO DI PARTENZA, appesantiti da un’ulteriore penalità: volete riaprire? Prendetevene la responsabilità come sindaci, come gente, come associazioni, di ridurre Ortopedia o Chirurgia!
Se questa è la reazione “immediata” della Provincia alla “sorpresa” della sala operatoria obbligatoria allora, PER RISPETTO a TUTTI i REPARTI dell’OSPEDALE di FIEMME, FASSA e CEMBRA vogliamo essere molto chiari:
Come associazione “PARTO per FIEMME” NON appoggiamo una proposta che possa mettere in difficoltà i pazienti o il personale medico degli altri reparti e torniamo a caldeggiare una soluzione politicamente trasversale che riveli le responsabilità di alcuni dirigenti dell’Azienda Sanitaria e torni a prendere i comandi dell’APSS che, con danno per utenti e personale, vive sempre più in autarchia scelte, strategie e tecniche di depotenziamento.
P.S. a quanti si chiedono ancora per quale ragione continuiamo “ancora” a reagire, cercare soluzioni, accettare nuovi alleati, scuotere l’opinione pubblica informando rispondiamo con una domanda:
“Dopo averne compreso la necessità e dopo aver ricevuto per anni il rifiuto da parte della Provincia di Trento i nostri padri hanno costruito l’Ospedale e il Punto Nascita con i sacrifici della Comunità Magnifica e ciò ha contribuito a rigenerare il DNA di una popolazione libera e autonoma. Vogliamo essere noi gli apatici testimoni responsabili dello sfacelo socio-sanitario?
L’ESEMPLARITÀ È L’UNICO MODO PER FAR CRESCERE I GIOVANI, QUALE ESEMPIO VOGLIAMO TRASMETTERE ALLE NUOVE GENERAZIONI?”
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