Lunedì 19 febbraio nel contesto degli incontri didattici presso le scuole, finalizzati alla formazione della cultura della legalità, il Maggiore dei Carabinieri, Comandante della stazione di Cavalese, Enzo Molinari, ha introdotto il collega Maresciallo Maggiore Luciano Osler, responsabile del LASS (Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti) in una conferenza che si è tenuta presso l’Auditorium scolastico “E.Zeni”.
Al mattino l’incontro ha coinvolto circa 100 studenti dell’Istituto Superiore Istituto di Istruzione “La Rosa Bianca” della sede di Cavalese”.
L’incontro fortemente voluto dalla Dirigenza, si colloca come ha affermato il Dirigente Scolastico prof. Marco Felicetti, “dentro una collaborazione ormai consolidata nel corso degli anni e rappresenta un momento formativo e di crescita che si esprime attraverso un’entità di vedute e di scopi educativi espressi nell’educazione dell’attività curriculare, congiunto al vostro impegno di prevenzione e formazione sul territorio.”
In particolare il Maresciallo Maggiore Osler ha relazionato con grande professionalità e capacità espressiva, in particolare sul tema prevenzione dei comportamenti a rischio da sostanze e sui relativi disturbi comportamentali connessi ai fenomeni di dipendenza, rendendo la mattinata particolarmente pregnante dal punto di vista educativo e formativo.
L’intervento è stato replicato al pomeriggio per la componente genitori.Buona la risposta del mondo degli adulti (presenti fra l’altro diversi amministratori dei vari paesi della Valle) che hanno potuto apprezzare il rigore istituzionale del relatore, ma al contempo la curvatura educativo del suo intervento.
Michele Malfer
Vicario Istituto di Istruzione “La Rosa Bianca”.
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willeke
8 marzo 2018 at 07:50
Sig. Becca, la prevenzioneah, la prevenzione !!! Si è mai chiesto perché dopo ogni terremoto, specialmente con centinaia di morti, si fanno convegni a mitraglia sulla prevenzione sismica e, poi, non viene scucito un centesimo ? La prevenzione non rende alle tasche dei soliti noti ! Ricordiamoci di Amatrice . Berlusconi fece una legge che stanziava dai 100 ai 200 € x m2 di immobile sito in aree sismiche . Amatrice era proprio lì . Subito la burocrazia, l”italica burocrazia sempre pronta a rendere impossibile la vita ai sudditi, certificò che detti soldi non spettavano a tutti, ma solo ai residenti . Per una zona ad alta emigrazione quale Amatrice significa : non vi do quasi nulla . Alcuni però fecero domanda ed un solerte funzionario dell”italica burocrazia tenne nel cassetto le domande sin oltre la data di scadenza della richiesta . Tripudio nelle segreterie partitiche e burocratiche, un radioso futuro al funzionario che ha fatto fessi alcuni abitanti di Amatrice . C”è poi stato il terremoto, alcune centinaia di morti, e, poi ? Una valanga di soldi in gran parte misteriosamente scomparsa . Le casette per i terremotati giunte un anno e mezzo dopo senza riscaldamento, siamo in montagna, e con gli scarichi non funzionanti ed aventi un costo di poco superiore all”Empire State Building . Ha capito Sig. Becca perché in Italia la prevenzione è materia così ostica in certi ambienti ?