In soli sette mesi un centinaio i servizi, tra carta stampata, tv radio e web, dedicati alla “Green&White Gallery” della Val di Fiemme
di Elisa Salvi
C’è voglia d’arte e di natura se, in soli sette mesi, in un centinaio di servizi giornalistici, tra carta stampata, tv, radio e web, si è parlato di “
RespirArt Pampeago“, la “Green&White Gallery” fiemmese nata l’estate scorsa da un’idea dell’artista
Marco Nones e della giornalista
Beatrice Calamari. Una risonanza mediatica, per le installazioni a cielo aperto realizzate con materiali naturali lungo il sentiero da
Baita Caserina a Baita la Bassa, che, da agosto a febbraio, si è tradotta in: 17 articoli su quotidiani nazionali e regionali, 13 trasmissioni radio e tv (fra cui Rai2, Rai3, Tg5) e 70 servizi web (tra cui in exibart.com e corriere.it). “Questi – spiega Calamari – sono i servizi che conosciamo. Ma ce ne saranno altri, pure all’estero. Come quelli della stampa ceca che ha dato risalto al progetto di Pampeago, dopo la nostra mostra “Dissolvenze”, a novembre a Praga”. Tra gli approfondimenti più importanti quelli del Tg2, in onda in tre rubriche: “
Sì Viaggiare“, “Costume e società”, “Storie”. Mentre tra i più curiosi, per gli autori di RespirArt, il servizio di TV2000. “Ai primi di febbraio – racconta Nones – sono intervenuto, da Milano, nella puntata dedicata al gelo di “Nel cuore dei giorni”, in diretta da Roma. Appena arrivato, l’unico tecnico presente mi ha fatto sedere da solo al centro dello studio con un faro puntato in faccia in attesa del collegamento da Roma. Poco abituato alle telecamere, mi sentivo sempre più nervoso mentre ascoltavo le storie agghiaccianti, di chi mi in precedeva, sulle recenti nevicate in centro Italia. Quando è arrivato il mio turno ero quasi imbarazzo a raccontare la mia esperienza d’artista che col ghiaccio si diverte. E, al contrario di quanto pensassi, il mio intervento è piaciuto”.
Non c’è dubbio che “RespirArt” crei curiosità, sia perché nata nella natura e affidata alla natura, sia perché espressione poetica esplicita, nel caso di Alda Merini che ha ispirato alcune installazioni, ed implicita in ogni opera capace d’attrarre empaticamente l’osservatore. Uno stupore che sarà rinnovato nei progetti estivi, quando: il sentiero di Pampeago s’arricchirà delle sculture del cortinese
Mauro Lampo Olivotto e del tedesco
Thorsten Schütt e gli escursionisti rivivranno l’esperienza delle “poesie in seggiovia” (dopo il successo dello scorso gennaio) ed altre iniziative “naturali”.

La mostra NEL CERCHIO DI UN PENSIERO di Marco Nones
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