S.O.S. Avisio, interrogazione provinciale di Claudio Civettini

Da il 26 maggio 2016
svaso diga soraga

In seguito alla critica situazione ambientale che si è creata nel torrente Avisio in seguito allo svaso della diga di Pezzè, (vedi articolo di ieri: Nell’Avisio muoiono le trote per lo svaso della diga di Pezzè), è stata presentata questa mattina un’interrogazione al Presidente del Consiglio Provinciale da parte del consigliere Claudio Civettini. Questo il testo:

“ILL. MO BRUNO DORIGATTI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE PALAZZO TRENTINI

INTERROGAZIONE

S.O.S. AVISIO CON SEDIMENTI NELL’ALVEO E PESCI MORTI A QUANDO UN DECISO INTERVENTO DELLA PROVINCIA?  E QUALI LE OMISSIONI NEI CONTROLLI? 

Appare quanto mai comprensibile lo stato d’animo dei pescatori che, dalla val di Fiemme a Lavis, sono decisamente preoccupati, anzi allarmati per via del netto peggioramento del torrente Avisio, un peggioramento determinato sì dal deposito – ben visibile e constatabile da chiunque – di sedimenti nell’alveo, ma anche, se non soprattutto, dal numero crescente di pesci morti progressivamente rinvenuti, a quanto pare, anche a diversi chilometri di distanza dal lago di Pezzè, a Soraga, dove sono in corso le operazioni di svaso per la pulizia periodica del bacino artificiale.

Simili eventi sono senza dubbio indice di una situazione allarmante e che sarebbe dunque irresponsabile sottovalutare; non per nulla i citati pescatori, oltre a denunciare tutto ciò, si sono mobilitati anche con una petizione che ha già superato le 600 firme e che – secondo quanto riferisce la stampa locale – e verrà proposta dall’Associazione pescatori dilettanti val di Fiemme in occasione della «giornata senz’auto», il 5 giugno prossimo, per sensibilizzare la popolazione su un problema grande anche perché avrebbe potuto e dovuto, a ben vedere, essere affrontato e risolto da tempo.

Ragion per cui pare quanto mai opportuno che, con riferimento alla qui riassunta situazione del torrente Avisio, l’Amministrazione provinciale si attivi – oltre che per chiarire quali sono, eventualmente, le responsabilità per omessi o superficiali controlli che hanno consentito non tanto e non solo l’aggravarsi della descritta situazione – per chiarire da subito entro quali termini e secondo quali modalità intende dare disposizioni finalizzate a sanare la situazione di detto corso d’acqua, la cui la riproduzione attuale del torrente parrebbe, allo stato, ormai quasi compromessa.

Per fare tutto ciò non sono sufficienti interventi generici ma urgono – così come richiesto dalle associazioni – azioni, da parte degli organi preposti, in particolare il servizio forestale provinciale, di tempestiva raccolta dei dati, anche fotografici, dei danni evidenti che si stanno manifestando, dal fango depositato alla moria di pesci, ma soprattutto corredati da esami tecnici. Altresì fondamentale, in seguito all’accoglienza della richiesta di un rilascio direttamente in alveo a valle delle diga della portata originaria, allo scopo di ripulire almeno in parte il limo depositato, risulta la concessione del rilascio per un numero di giorni adeguato alla situazione che si è venuta a creare.

Ragion per cui

S’interroga il Presidente della Giunta provinciale e l’Assessore provinciale competente per sapere:

  • Se corrisponde al vero quanto riferito in premessa circa il netto peggioramento del torrente Avisio, un peggioramento determinato sì dal deposito – ben visibile e constatabile da chiunque – di sedimenti nell’alveo, ma anche, se non soprattutto, dal numero crescente di pesci morti progressivamente rinvenuti, a quanto pare, anche a diversi chilometri di distanza dal lago di Pezzè, a Soraga, dove sono in corso le operazioni di svaso per la pulizia periodica del bacino artificiale;
  • Se condivide, in caso affermativo rispetto al quesito precedente, le preoccupazioni dei pescatori i quali, oltre a denunciare siffatta preoccupante situazione, si sono mobilitati anche con una petizione che pare abbia già superato le 600 firme;
  • Quali sono, con riferimento alla situazione grave in cui oggi versa il torrente Avisio, le responsabilità per omessi o superficiali controlli che hanno consentito non tanto e non solo l’aggravarsi della descritta situazione;
  • Entro quali termini e secondo quali modalità intende dare opportune disposizioni agli organi preposti, in particolare il servizio forestale provinciale, per una tempestiva raccolta dei dati, anche fotografici, dei danni evidenti che si stanno manifestando, dal fango depositato alla moria di pesci, ma soprattutto corredati da esami tecnici, nonché per il rilascio per un numero di giorni adeguato alla situazione che si è venuta a creare.

A norma di Regolamento, si richiede risposta scritta.

Cons. Claudio Civettini

LISTA CIVICA TRENTINA  Trento, 26 maggio 2016″

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