Nell’ambito del primo Fiemme Family Festival organizzato dall’assessorato alle politiche sociali e famigliari del Comune di Cavalese, con il patrocinio e la collaborazione della Comunità della Valle di Fiemme, del Distretto famiglia di Fiemme e dell’Agenzia provinciale per la famiglia, è stata organizzato un recital pianistico con Monica Tirelli al piano, che ha deliziato un folto uditorio con un impegnativo programma. Obiettivo della serata la raccolta fondi per un progetto di solidarietà con i bambini della Karamoja (UG), proposto dall’Associazione Scuola Senza Frontiere (ASSFRON).
L’organizzazione a cura dell’Associazione culturale EuropAvisio, di Cavalese, impegnata da anni sul fronte della cultura e della solidarietà, come ha ricordato nel saluto ai presenti la presidente Alessandra Alessandrucci che sottolineato l’impegno costante dell’associazione sul fronte culturale con l’organizzazione di numerosi eventi, ma anche la sensibilità nei confronti dei più poveri degli ultimi nei paesi impoveriti.
Gli obiettivi e le finalità di ASSFRON, sono stati proposti da Natalia Arseni, presidente dell’associazione, dopo aver ringraziato gli organizzatori della serata per la duplice opportunità offerta ad ASSFRON: di presentare i propri progetti e dall’altra l’occasione per raccogliere fondi per gli stessi ha quindi ricordato il duplice impegno da una parte nell’informare, sensibilizzare denunciare le gravi ingiustizie compiute nella nostra società e dall’altra l’impegno a favore di progetti di solidarietà con i paesi poveri.
Il segretario Carlo Bridi è partito con un grazie alla Magnifica Comunità di Fiemme che ha messo a disposizione una splendida sala ricca di storia, egli ha quindi espresso solidarietà con le popolazioni delle valli di Fiemme e Fassa, per gli enormi danni subiti dall’alluvione. Dopo aver ricordato come Cavalese, e l’intera Valle di Fiemme siano sempre in prima linea, sul fronte della solidarietà. Egli ha quindi ricordato come questi eventi estremi siano il frutto di un impazzimento del clima al quale noi con il nostro modello di sviluppo abbiamo contribuito, e l’urgenza che ciascuno faccia la propria parte per contenere le fonti di emissione dei gas tossici Co2 in testa.
Fra le principali cause egli ha individuato gli sprechi di cibo, acqua ed energia, responsabili dei oltre il 30% delle emissioni ed ha ricordato come ASSFRON porti avanti una vasta azione di sensibilizzazione nelle scuole con l’obiettivo però di coinvolgere anche le famiglie dai ragazzi, visto che il 50% degli sprechi si ha nelle famiglie.
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