Giornata già decisiva la seconda del Tour of the Alps 2018. La frazione che porterà i corridori da Lavarone all’Alpe di Pampeago è probabilmente la più dura di questa edizione, con i corridori che vogliono vincere la corsa che non possono tirarsi indietro.
145,5 chilometri decisamente impegnativi con un finale su una salita storica che non lascia spazio ad approssimazioni. Gli uomini forti emergeranno necessariamente sulle dure pendenze dell’ascesa finale, che potrebbe già consegnare non proprio il vincitore, ma dare una indicazione ben precisa che potrebbe essere anche difficile da sovvertire.
Si parte dunque dall’Alitipiano di Lavarone, con un inizio in falsopiano seguito da una lunga discesa, non particolarmente impegnativa. Al chilometro 35 parte la prima salita di giornata, con la lunga ascesa di Passo Redebus, non difficilissima, ma che resterà nelle gambe se affrontata a ritmo elevato, specialmente se la fuga si comporrà in questo tratto. Le pendenze non sono particolarmente dure, se non nel tratto finale, con una discesa che somiglia, anche se la prima fase dopo lo scollinamento richiede comunque attenzione.
Segue una fase abbastanza semplice, composta da una serie di saliscendi che non dovrebbero creare problemi. Un breve GPM è posto in questa fase, ma è lontano dal finale di corsa e malgrado pendenze anche interessanti, non dovrebbe apportare cambiamenti allo scenario di corsa che si sarà costruito.
Dopo Cavalese, un lungo tratto discendente porterà poi a Molina di Fiemme, dove si affronterà nuovamente la rampa del Castello di Fiemme, dove si potrebbe avere qualche avvisaglia di ciò che sta per arrivare. Un breve tratto di pianura introduce poi alla salita vera e propria, che inizierà a Tesero. Pendenze massime del 15%, ma non si scende mai sotto il 10% nei quattro chilometri conclusivi, dove presumibilmente scoppierà la bagarre fra i big rimasti in quel momento.
ORARIO DI PARTENZA: 11:15
ORARIO DI ARRIVO (PREVISTO): 14:53 – 15:17
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