Valle di Fiemme, in arrivo il gran finale di Alcooperiamo

Da il 7 maggio 2012
I  peer leader di Alcooperiamo 2012 valle di fiemme it 300x149 Valle di Fiemme, in arrivo il gran finale di AlcooperiamoVAL DI FIEMME – Sta per arrivare all’epilogo il cammino per il  2012 di Alcooperiamo, progetto che da sei anni propone la sensibilizzazione sui problemi alcol-correlati nel mondo della scuola,alla pari, da studenti a studenti. L’edizione di quest’anno ha visto il progetto, coordinato dall’istituto di istruzione “La Rosa Bianca”, dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari, dalle altre scuole medie e superiori fiemmesi, dall’Acat di Fiemme e da altri sostenitori, concretizzarsi nelle terze medie e prime superiori di Fiemme. Otto gli appuntamenti completati dai “peer leader” di Alcooperiamo con modalità nuove di incontro degli studenti basato non più su confronti con singole classi ma incontrando assieme tutte le classi coinvolte di ogni istituto. Si è partiti il 9 marzo con l’incontro alla Rosa Bianca di Predazzo e si è terminato il 13 aprile con l’ultimo di tre incontri alla Rosa Bianca di Cavalese passando per le scuole medie di Tesero, di Cavalese e di Predazzo e per l’Enaip di Tesero. Ora manca il gran finale con la tradizionale festa di chiusura in programma querst’anno il 19 maggio a partire dalle 9.15 al teatro comunale di Predazzo. Da ricordare inoltre che da alcune settimane è attivo il nuovo sito www.alcooperiamo.it con l’indirizzo e-mail info@alcooperiamo.it. Dal mondo della scuola media e superiore all’università. L’opportunità accademica per Alcooperiamo, progetto che da sei anni punta a sensibilizzare i giovani di Fiemme e Fassa sui problemi alcol-correlati attraverso la “peer education”, educazione tra pari, viene dallo “stage” in questi mesi di Veronica Montibeller, studentessa della Facoltà di Sociologia all’Università degli Studi di Trento nel corso di laurea su “Metodologia e organizzazione del servizio sociale”. Argomento dello stage è proprio la valutazione della “peer education” e l’obiettivo è il desiderio di tentare di proporre uno strumento di valutazione unico e sistematico dell’educazione tra pari. Lo stage si svolge al Servizio educazione e promozione alla salute e di riferimento per le attività alcologiche dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari. Ente che tra l’altro coordina tutti i servizi di alcologia sul territorio.
Intervista a Veronica Montibeller
Da qui com’è arrivata a collaborare con Alcooperiamo? Lo “stage”, che svolgo con la supervisione del professor Bruno Bertelli, mi ha permesso subito di fare una panoramica sul lavoro del Servizio in particolare sul territorio trentino dove sono molteplici i progetti in atto. Da questa ricognizione ho scoperto Alcooperiamo, progetto in linea con le mie ricerche sulla “peer education” attivo da sei anni con la formazione di un grande numero di “peer leader”. Veronica Montibeller 300x225 Valle di Fiemme, in arrivo il gran finale di Alcooperiamo La scelta di lavorare su Alcooperiamo nasce dai requisiti specifici del progetto che ben si prestano al lavoro di valutazione di ricaduta, in particolare l’anzianità del progetto. La bibliografia sull’argomento infatti spiega che gli effetti della “peer education” si vedono con il tempo e non nell’immediato a caldo. Insomma è emersa piena sintonia … Direi di sì. Non appena ho preso contatto con Donatella Vanzetta del Servizio Alcologia fiemmese e Cristina Giacomelli dell’istituto di istruzione “La Rosa Bianca”, che coordinano Alcooperiamo, abbiamo verificato la coincidenza di interessi da parte mia di (continua clicca su leggi tutto)approfondire la “peer education” e loro per realizzare un bilancio di questi primi sei anni. Così è nato il progetto “Giovani, peer education e alcol: quali effetti?”. festa alcooperiamo predazzo fiemme Valle di Fiemme, in arrivo il gran finale di Alcooperiamo Com’è strutturato il progetto? Parte da un questionario ai “peer leader” ed a tutti gli studenti del primo e ultimo anno delle superiori di Cavalese, Tesero, Predazzo e Pozza di Fassa. Le domande spaziano da dati sui consumi di alcol, abitudini legate ai suoi consumi ma anche informazioni su come i ragazzi organizzano il loro tempo libero, sul loro atteggiamento verso eventi senza la distribuzione di bevande alcoliche. Ed ancora pareri sul rapporto tra alcol e guida, sulla validità o meno della “peer education”, sui luoghi comuni legati all’alcol ed infine se sia ipotizzabile un futuro senza alcol. Aggiungo che il questionario ha come obiettivo quello di dare voce ai ragazzi e renderli protagonisti della fase valutativa chiedendo direttamente a loro quali ritengano essere gli effetti della “peer education” su loro stessi. I questionari distribuiti da novembre 2011 sono circa 600 e finora ne sono stati raccolti 444. La fase successiva cosa prevede? Una volta che avremo raccolto tutti i dati tireremo le somme cercando di interpretare questa articolata serie di risposte e di capire se il lavoro svolto finora con la formula della “peer education” da Alcooperiamo ha sortito effetti con le possibili differenze generazionali e le valutazioni su consumo e altri aspetti. Tutto questo lavoro, che terminerà a fine maggio, sarà la base per la mia tesi che partirà nella fase successiva. Quanto del tuo lavoro si è svolto in Fiemme? Grazie alla collaborazione di Cristina Giacomelli e Donatella Vanzetta ho lavorato poco in valle ma la scelta è stata anche voluta per mantenere una posizione esterna e raccogliere risultati più veritieri. Aggiungo inoltre che il questionario non è stato proposto con una veste formale ed ufficiale con loghi di enti ma si è presentato ai ragazzi col logo dell’università e una mia breve presentazione per metterli assolutamente a loro agio. Quali esiti ti aspetti da questo lavoro? Ritengo che sarà un riferimento importante per tutti i servizi che operano su questi temi e permetterà a loro di capire se quello che si sta facendo va bene o va aggiustato il tiro.  Valle di Fiemme, in arrivo il gran finale di AlcooperiamoALCOOPERIAMO: SABATO 19 maggio 2012  - Michele Malfer, Vice Sindaco Comune di Cavalese Gentili ragazzi e ragazze, spett.li colleghi e autorità, sono con la presente a scusarmi ( con la giustificazione più classica e frequente che solitamente annotiamo in cattedra: per MOTIVI DI SALUTE!) per l’assenza a questo, che reputo un momento significativo e conclusivo, ma non ultimo, di una lunga fase operativa, iniziata nel 2006 e che da allora ha saputo allargare orizzonti e confini, coinvolgere nuovi partners e lavorare silenziosamente sul fronte dell’ educazione e della prevenzione oltre che del benessere. Un lavoro importantissimo, che ci parla di SALUTE e qui voglio ringraziare chi a vario titolo ha contribuito e continua  a contribuire a questa fatica, facendo però un nome su tutti, quello della prof.ssa Cristina Giacomelli, perché ci vuole comunque sempre qualcuno che possa tessere legami; la scuola che esce sul  territorio, il territorio che entra nella scuola…. In una società della gratificazione istantanea, l’ educazione, che di necessità riveste tempi lunghi e molte risorse ed energie, corre il rischio di soccombere. Ma così facendo, la scuola, insieme alle altre agenzie, cerca di recuperare la sua originale coscienza che  la dedizione al processo educativo le fanno appartenere originariamente. Questo lavoro pensa ai nostri giovani e ai nostri ragazzi. E’ dedicato a loro  ma particolarità, partendo da loro ed comunque rivolto a chiunque abbia una responsabilità educativa. Suggerisce consapevolezze, stimola sensibilità più avanzate, sollecita una più compiuta assunzione di responsabilità. Sentiamo e leggiamo tante belle parole, ma poi pochi esempi su larga scala che tengano i giovani lontani dall’ alcol; sembra che ancora non sia chiara l’ emergenza che invece gli addetti ai lavori già segnalano da molto. Buona continuazione : molte cose che ci necessitano, possono aspettare, ma come afferma Gariela Mistral ( scrittrice cilena e Nobel per la letteratura) un bambino, non può farlo. A lui non possiamo dire domani. Il suo nome è “OGGI. Buona festa! Michele Malfer, Vice Sindaco Comune di Cavalese

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